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Cassa integrazione 2025, ecco le nuove misure per aiutare lavoratori e aziende in difficoltà: tutte le novità

Pubblicato il: 10/01/2025

Il 2025 potrebbe, purtroppo, essere un anno segnato da un più ampio impiego della cassa integrazione, come dimostrato dal caso emblematico di Stellantis, con i lavoratori degli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Mirafiori già coinvolti dall’impiego di questa misura sin dall’inizio dell’anno. A fronte di tale situazione, la Legge di Bilancio ha destinato oltre 400 milioni di euro per un pacchetto di ammortizzatori sociali mirato a sostenere aziende in difficoltà e a tutelare i lavoratori.

Il piano promosso dal governo Meloni prevede lo stanziamento di risorse significative per affrontare le crisi aziendali, con interventi specifici per diverse categorie di lavoratori e contesti produttivi. Tra i principali strumenti previsti dal governo e tesi a finanziare piani di ristrutturazione delle aziende troviamo:

  • indennità onnicomprensiva: questa misura, per la quale il governo ha stanziato 30 milioni di euro, assicura un’indennità fino a 30 euro giornalieri per ciascun lavoratore impiegato nella pesca marittima, inclusi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca;
  • cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) e mobilità in deroga: per le aziende localizzate in “aree di crisi industriale complessa”, sono stati stanziati 70 milioni di euro, finalizzati a favorire la rioccupazione dei lavoratori licenziati o ancora dipendenti;
  • ulteriore trattamento Cigs: 100 milioni di euro sono stati previsti per le imprese in fase di cessazione dell’attività produttiva, con contributi destinati alla gestione degli esuberi di personale, a condizione che vengano rispettati requisiti specifici;
  • sostegno al reddito per il gruppo Ilva: prorogato con un finanziamento di 19 milioni di euro, l’intervento mira non solo a garantire un sostegno economico, ma anche a promuovere la formazione professionale per i lavoratori coinvolti;
  • cassa integrazione straordinaria per il triennio 2025-2027: rifinanziata con 100 milioni di euro, questa misura consente l’erogazione di un’integrazione al reddito per un massimo di 12 mesi nei casi di crisi aziendale o riorganizzazione, con l’obiettivo di limitare gli impatti sociali nei territori colpiti.
Nel quadro delle iniziative post-pandemia da Covid-19, l’esecutivo ha inoltre deciso di prorogare per un anno la convenzione tra Ministero del Lavoro e Regioni, finalizzata all’inclusione dei lavoratori socialmente utili.
Particolare attenzione è stata rivolta anche ai lavoratori dei call center, un settore spesso caratterizzato da una marcata instabilità: per loro sono stati stanziati 20 milioni di euro per il 2025.
Un altro strumento previsto dalla Legge di Bilancio è la possibilità di estendere la cassa integrazione straordinaria – fino al 31 dicembre 2025 – per imprese considerate di interesse strategico nazionale, a condizione che rispettino specifici criteri:
  • almeno 1.000 dipendenti;
  • piani di riorganizzazione aziendale in corso e non completati.
L’obiettivo è duplice: salvaguardare il livello occupazionale e tutelare il prezioso know-how aziendale. Per questa misura straordinaria sono stati stanziati 63,3 milioni di euro.

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