OpenAI collaborerà con il conglomerato giapponese SoftBank e Oracle, tra altri partner, per costruire numerosi data center dedicati all’intelligenza artificiale negli Stati Uniti.
Il progetto Stargate e i suoi obiettivi
La joint venture, chiamata “The Stargate Project”, partirà con un grande data center in Texas per poi espandersi in altri stati. Le aziende prevedono di investire inizialmente 100 miliardi di dollari nel progetto, con un impegno complessivo che potrebbe raggiungere i 500 miliardi nei prossimi quattro anni.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, il progetto creerà “centinaia di migliaia” di posti di lavoro e garantirà la leadership americana nel settore dell’intelligenza artificiale. “Il progetto Stargate è una nuova società che mira a costruire un’infrastruttura AI avanzata negli Stati Uniti,” hanno affermato OpenAI, Oracle e SoftBank in una dichiarazione congiunta.
Una collaborazioni strategica
“The Stargate Project” vede SoftBank e OpenAI come partner principali: SoftBank si occuperà della responsabilità finanziaria, mentre OpenAI gestirà le operazioni. Masayoshi Son, CEO di SoftBank, sarà il presidente del progetto.
Tra i partner tecnologici figurano anche Microsoft, Arm e Nvidia, mentre il fondo MGX, con sede in Medio Oriente, si unirà a SoftBank nell’investimento. Oracle, Nvidia e OpenAI collaboreranno strettamente per la costruzione e la gestione del sistema computazionale.
Espansione e innovazione
Il primo sito del progetto sarà ad Abilene, in Texas, e sarà seguito da altri campus in tutto il paese. Entro il 2029, Stargate potrebbe arrivare a gestire fino a 20 installazioni di data center. Ogni edificio occuperà una superficie di circa 500.000 piedi quadrati e utilizzerà tecnologie avanzate per supportare l’intelligenza artificiale.
OpenAI sta anche sviluppando un proprio chip per AI, con il supporto di aziende come Broadcom e TSMC. Questo chip potrebbe essere disponibile entro il 2026 e rappresenta un passo fondamentale per il futuro dell’infrastruttura AI.
Gli impatti economici e ambientali di Stargate
Il progetto promette una significativa reindustrializzazione degli Stati Uniti, ma ha suscitato preoccupazioni riguardo al consumo energetico e all’impatto ambientale dei data center. Questi, infatti, richiedono enormi quantità di energia e acqua, creando potenziali sfide per le comunità locali.
Nonostante ciò, gli investimenti nei data center continuano a crescere. Un rapporto McKinsey prevede che la spesa per sistemi meccanici ed elettrici nei data center potrebbe superare i 250 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
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