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Cyberattacco alle PMI venete: il caso Akira e l’intervento di Yarix

A partire dalla serata di venerdì 21 febbraio, oltre 30 piccole e medie imprese venete sono state colpite da un massiccio cyberattacco, orchestrato dal gruppo di cybercriminali Akira. Questo attacco ha coinvolto realtà di diversi settori, come manifatturiero, moda e salute, mettendo a rischio i dati sensibili e la continuità operativa delle aziende coinvolte. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo di Yarix, centro di competenza per la cybersecurity di Var Group, le imprese hanno potuto riprendere rapidamente le proprie attività, evitando il pagamento di un riscatto che poteva ammontare tra i 100.000 e i 400.000 euro.

Il modus operandi di Akira e l’impatto sugli affari

Il gruppo Akira è noto per i suoi attacchi mirati alle piccole e medie imprese, sfruttando vulnerabilità informatiche e credenziali compromesse per infiltrarsi nelle reti aziendali. Una volta dentro, i cybercriminali crittografano i dati sensibili e chiedono un riscatto per il recupero delle informazioni. L’attacco alle PMI venete ha avuto un forte impatto sulle operazioni aziendali, causando interruzioni significative. Tuttavia, grazie alla reazione rapida di Yarix, le aziende non solo hanno evitato danni ingenti, ma hanno anche continuato a operare senza dover cedere al ricatto economico.

Come Yarix ha affrontato il cyberattacco alle PMI venete

Gli esperti di Yarix hanno immediatamente avviato un’indagine sull’incidente, individuando una vulnerabilità nel firewall, un dispositivo di sicurezza fondamentale per filtrare il traffico di rete. Questa falla ha rappresentato il punto di accesso per i cybercriminali. In collaborazione con la Polizia Postale, il team di Yarix ha lavorato incessantemente per isolare e rimuovere le minacce. Grazie a un intervento rapido e mirato, il team ha ripristinato i sistemi e i dati aziendali, consentendo alle imprese di tornare operative in meno di 72 ore.

Le PMI italiane e la necessità di una cybersecurity proattiva

L’incidente delle PMI venete dimostra chiaramente che non sono solo le grandi aziende a essere nel mirino dei cybercriminali. Le piccole e medie imprese, spesso meno protette, sono vulnerabili agli attacchi informatici, che possono causare danni economici e reputazionali significativi. Mirko Gatto, Head of Cybersecurity di Var Group, sottolinea l’importanza di una difesa informatica proattiva, che non si limiti a reagire agli attacchi ma preveda una strategia preventiva. Le PMI devono adottare soluzioni di sicurezza avanzate e monitorare costantemente le loro reti per proteggersi da minacce future.

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