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Condominio, se ti arrivano odori sgradevoli dall’appartamento del vicino puoi denunciarlo per “molestie olfattive”

Pubblicato il: 16/03/2025

La convivenza in un condominio richiede rispetto reciproco e attenzione alle esigenze altrui. Tuttavia, può accadere che odori sgradevoli provenienti dalla cucina di un vicino diventino fonte di disagio, compromettendo la qualità della vita degli altri residenti. In questi casi, è importante comprendere quali strumenti legali siano a disposizione per tutelarsi e quali siano i limiti della tollerabilità.
L'art. 844 del c.c. disciplina le immissioni di fumo, calore, esalazioni, rumori e simili propagazioni, stabilendo che queste non debbano superare la normale tollerabilità, tenendo conto della condizione dei luoghi e delle esigenze della produzione. Questo principio si applica anche agli odori provenienti da attività domestiche, come la cucina. Pertanto, se gli odori superano la soglia della normale tollerabilità, il condomino disturbato ha il diritto di agire legalmente per ottenere la cessazione della molestia e il risarcimento dei danni subiti.
La valutazione della normale tollerabilità è un aspetto centrale nelle controversie legate alle immissioni olfattive. Non esiste una soglia prestabilita valida in ogni situazione; spetta al giudice, spesso supportato da una consulenza tecnica d'ufficio, determinare se gli odori in questione superino tale limite. La perizia tecnica valuta l'intensità, la frequenza e la durata delle immissioni, considerando anche le caratteristiche specifiche del contesto abitativo.
Oltre alla tutela civile, le immissioni olfattive moleste possono avere rilevanza penale. L'art. 674 del c.p. prevede il reato di "getto pericoloso di cose", punendo chiunque getti o versi, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o altrui uso, cose atte a offendere, imbrattare o molestare persone, o provochi emissioni di gas, vapori o fumo atti a causare tali effetti.
Il condomino che subisce immissioni olfattive moleste ha diverse opzioni per tutelare i propri diritti:
  1. tentare una soluzione bonaria. Il primo passo consigliato è cercare un dialogo con il vicino responsabile delle immissioni, esponendo il problema e cercando una soluzione condivisa;
  2. coinvolgere l'amministratore di condominio. Se la soluzione amichevole non porta risultati, è possibile informare l'amministratore, che può intervenire per mediare la situazione o convocare un'assemblea condominiale per discutere del problema;
  3. ricorrere all'autorità giudiziaria. In assenza di una soluzione, il condomino può agire in sede civile, ai sensi dell'art. 844 c.c., per ottenere la cessazione delle immissioni moleste e il risarcimento dei danni. In casi gravi, dove le immissioni superano la normale tollerabilità e arrecano un significativo disturbo, è possibile presentare una denuncia per il reato di getto pericoloso di cose, previsto dall'art. 674 c.p.
La giurisprudenza italiana ha affrontato diversi casi riguardanti le immissioni olfattive moleste in ambito condominiale. In una sentenza, la numero n. 14467/2017, la Corte di Cassazione ha esteso in modo esplicito la fattispecie di cui all’art. 674 c.p. anche alle molestie olfattive che superino la normale soglia di tollerabilità. La Corte ha ribadito che la contravvenzione prevista da tale norma è configurabile anche nel caso di "molestie olfattive", a prescindere dal soggetto emittente, con la specificazione che, quando la legge non chiarisca esplicitamente fino a che punto le emissioni siano considerate “normali” o tollerabili, si deve avere riguardo al criterio della normale tollerabilità di cui all'art. 844 c.c.
La gestione delle immissioni olfattive in condominio richiede un equilibrio tra il diritto di ciascuno di svolgere liberamente le proprie attività domestiche e il diritto dei vicini a non subire molestie che compromettano la qualità della vita. Il rispetto delle norme vigenti e l'adozione di comportamenti improntati al buon senso e alla considerazione delle esigenze altrui sono fondamentali per garantire una convivenza serena e rispettosa all'interno del condominio.

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