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Come pagare meno tasse, ecco tutte le strategie legali per ridurre il reddito e risparmiare sulle tasse: guida completa

Pubblicato il: 17/05/2025

In Italia il sistema fiscale è basato sul principio della progressività: più alto è il reddito imponibile, maggiore sarà l’aliquota IRPEF applicata. Per questo motivo, molti contribuenti cercano strategie del tutto legittime per ridurre il carico fiscale, abbassando legalmente il proprio reddito imponibile. Non si tratta di evasione fiscale, ma di un uso consapevole e intelligente degli strumenti previsti dalla legge per alleggerire il peso delle imposte: detrazioni e deduzioni.

La prima distinzione importante da conoscere è quella tra deduzioni e detrazioni. Le deduzioni fiscali agiscono a monte, riducendo direttamente il reddito su cui si calcolano le imposte. Le detrazioni, invece, intervengono a valle, abbattendo l’imposta lorda che si dovrebbe versare.
Tra le principali deduzioni annoveriamo i contributi previdenziali obbligatori, come quelli versati all’INPS da lavoratori autonomi e dipendenti, ma anche i contributi versati per i collaboratori domestici o le erogazioni liberali a enti benefici riconosciuti. Queste ultime possono essere dedotte fino al 10% del reddito complessivo, con un tetto massimo di 70.000 euro annui.

Le detrazioni più comuni riguardano le spese sanitarie, detraibili al 19% per la parte eccedente una franchigia di 129,11 euro, e le spese di istruzione dei figli o le rette scolastiche e universitarie. Anche gli interessi passivi sul mutuo per l’abitazione principale consentono una detrazione fino al 19% entro i limiti previsti dalla normativa.
Tutte queste voci concorrono ad abbattere il carico fiscale in modo trasparente, premiando chi investe in salute, istruzione e previdenza.

Un’altra strategia efficace per abbassare il reddito imponibile è rappresentata dalla previdenza complementare. I versamenti ai fondi pensione, infatti, sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. Questo significa che, oltre a costruirsi una rendita futura, si ottiene un risparmio immediato in termini fiscali. Inoltre, al momento della percezione del trattamento pensionistico integrativo, l’aliquota applicata sarà agevolata, oscillando tra il 9% e il 15%.

Ridurre il reddito non è sempre e solo un obiettivo fiscale in senso stretto. In molti casi, serve anche a rientrare nelle soglie ISEE necessarie per accedere a importanti agevolazioni. Un ISEE più basso permette, ad esempio, di ottenere un assegno unico più alto per i figli, agevolazioni sulle tasse universitarie, o anche bonus per le utenze domestiche.
Anche le detrazioni ottenibili a fronte delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie sono strumenti che non solo migliorano la qualità dell’abitazione, ma consentono di recuperare parte della spesa sostenuta in sede di dichiarazione dei redditi, contribuendo ad abbattere l’imposta.

Infine, per i lavoratori autonomi e i professionisti, il regime forfettario rappresenta una delle modalità più vantaggiose per ridurre il carico fiscale. Riservato a chi consegue ricavi o compensi non superiori a 85.000 euro annui, questo regime fiscale prevede un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali e dell’IRAP pari al 15%, che scende al 5% per i primi cinque anni di attività, a determinate condizioni. Il reddito imponibile non corrisponde al totale incassato, ma si calcola applicando un coefficiente di redditività che varia in base al codice ATECO (ad esempio, 78% per i professionisti). Sul reddito così determinato, al netto dei contributi previdenziali obbligatori, si applica l’imposta sostitutiva. Il regime forfettario esclude IVA, IRAP e obblighi contabili complessi, rendendo più semplice e conveniente la gestione fiscale dell’attività. Tuttavia, se si superano i 100.000 euro di ricavi, il regime decade immediatamente nell’anno stesso.

Usufruire degli strumenti che la legge predispone per pagare meno tasse è possibile e, anzi, auspicabile. Conoscerli, in modo da adottare una pianificazione previdenziale intelligente e utilizzare i bonus in modo mirato, permette di abbassare il reddito imponibile senza violare alcuna norma.


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