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Pensioni 2025, brutta sorpresa in arrivo, da giugno l’INPS taglierà le pensioni: ecco a chi e cosa controllare

Pubblicato il: 20/05/2025

Il mese di giugno sarà poco piacevole per molti pensionati italiani: diverse pensioni subiranno una riduzione, anche se non tutti ne conoscono ancora il motivo.
L’INPS, infatti, ha avviato il recupero di alcune somme erogate nel corso del 2022 sotto forma di bonus straordinari. Parliamo dei contributi una tantum da 200 e 150 euro, previsti dai decreti Aiuti e Aiuti-ter e finalizzati a contrastare l’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici.
All’epoca, l’erogazione fu automatica e tempestiva: l’urgenza imposta dalla crisi energetica spinse lo Stato a disporre il pagamento diretto di questi aiuti a milioni di cittadini, senza attendere le verifiche fiscali. Tuttavia, come era stato chiarito fin dall’inizio, quei bonus erano vincolati a precise soglie di reddito. Oggi, a distanza di quasi tre anni, si chiude il cerchio: chi ha percepito l’indennità senza avervi diritto dovrà restituirla.

Un recupero che parte dai controlli sui redditi 2021
Il meccanismo di verifica e recupero (annunciato il 7 gennaio 2025) è stato attivato incrociando i dati delle dichiarazioni dei redditi 2021, anno di riferimento per stabilire la legittimità dei pagamenti. In particolare, il bonus da 200 euro era destinato a chi, nel 2021, non aveva superato i 35.000 euro di reddito, mentre quello da 150 euro spettava solo ai contribuenti con redditi fino a 20.000 euro. In caso di rilevazione a posteriori, da parte dell’INPS, del mancato rispetto di uno o entrambi i requisiti, scatta la procedura di rimborso.

Come funziona la restituzione
Il recupero delle somme avverrà in maniera graduale: l’Istituto ha previsto una trattenuta mensile sull’importo della pensione, pari a 50 euro. Questo importo verrà detratto fino al completo rientro della cifra da restituire. Non si tratta, dunque, di un prelievo una tantum, ma di una decurtazione scaglionata nel tempo per rendere meno gravoso il rimborso.
Nel caso in cui non sia possibile effettuare la trattenuta direttamente sulla pensione, l’INPS invierà al cittadino un avviso di pagamento con le istruzioni per versare la somma dovuta tramite il circuito PagoPA.

Nessuna richiesta da presentare, ma è bene monitorare il cedolino
I pensionati coinvolti non devono presentare alcuna domanda o istanza: la procedura è gestita interamente dall’INPS. Tuttavia, è consigliabile controllare attentamente il cedolino pensione di giugno, disponibile online attraverso l’area riservata del portale INPS. Eventuali decurtazioni saranno visibili all’interno del dettaglio del pagamento.

Una misura impopolare, ma preannunciata
Anche se per molti questa novità può sembrare una sorpresa sgradita, va ricordato che il recupero delle somme non spettanti è previsto per legge. Inoltre, la misura era già stata annunciata: non si tratta di un cambio di rotta da parte dell’INPS, ma dell’applicazione di norme già in vigore al momento dell’erogazione dei bonus.


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