Pubblicato il: 05/06/2025
Il documento fornisce le prime indicazioni operative in merito al nuovo art. 16 ter del T.U.I.R., previsto dall'art. 1, comma 10 della manovra 2025, e sottolinea come, per i contribuenti con reddito complessivo annuo maggiore di 75mila euro, l'importo massimo delle spese ammesse in detrazione – a partire dall'anno di imposta 2025 – calerà in modo progressivo, accordando maggiore tutela per le famiglie con più persone fiscalmente a carico, con particolare riferimento a chi ha figli disabili. Ai fini del calcolo del reddito del contribuente, quest'ultimo è considerato al netto di quello derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze.
In sintesi, questo è il nuovo meccanismo delle detrazioni fiscali, introdotto dall'ultima legge di Bilancio:
- per chi ha un reddito tra 75mila e 100mila euro, il limite massimo delle spese detraibili sarà fissato a 14mila euro;
- oltre i 100mila euro di reddito, la soglia scenderà a 8mila euro, ma solo se il contribuente ha più di due figli o almeno un figlio disabile a carico;
- in mancanza di figli si applicherà un meccanismo di riduzione e, quindi, un coefficiente che abbasserà ulteriormente il beneficio fiscale, portando il limite massimo delle agevolazioni a 7mila euro (e non 14mila) nella fascia 75mila-100mila euro e a 4mila euro (e non 8mila) per chi oltrepassa i 100mila euro di reddito complessivo annuo.
Ai fini delle detrazioni fiscali sulle spese scolastiche, grazie alla manovra 2025 varrà un maggior tetto di spesa. In particolare, i costi sostenuti per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado saranno oggetto di sconto fiscale e, quindi, saranno detraibili dall'imposta lorda nella misura pari al 19% per un ammontare annuo non maggiore di mille euro per alunno o studente (non più 800 euro come è stato fino allo scorso anno).
Al fine di evitare confusione nell'attuale campagna dichiarativa, si ribadisce che le novità introdotte dalla legge di Bilancio sulle detrazioni fiscali saranno attive soltanto dalle spese sostenute nel 2025 e, perciò, si applicheranno esclusivamente a partire dalle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2026 (modello 730/2026 o Redditi PF/2026). In altre parole, le spese del 2024 non rientrano nei nuovi limiti progressivi, ma solo le spese effettuate dal primo gennaio scorso in poi.
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