Pubblicato il: 09/06/2025
Quando il trasferimento è un mutuo tra familiari
Se una somma viene consegnata a un parente con l’accordo, anche solo verbale, che verrà restituita in un secondo momento, siamo in presenza di un mutuo. Questo tipo di contratto, a carattere reale, si perfeziona nel momento in cui avviene l’effettiva consegna del denaro o di altra cosa fungibile da parte del mutuante al mutuatario. Quest’ultimo assume l’obbligo di restituire una cifra equivalente, con o senza interessi, in un termine preciso.
Il Codice Civile (agli artt. 1813 e seguenti) prevede che il mutuo possa essere gratuito oppure oneroso: in assenza di specifica disposizione delle parti, esso si presume oneroso.
Quanto alla forma, il contratto di mutuo non richiede la forma scritta ad substantiam (ossia ai fini della sua validità), ma, in ogni caso, è consigliabile redigere quanto meno una scrittura privata, particolarmente utile ai fini probatori.
E se fosse un deposito irregolare?
C’è un altro caso, più sottile, ma altrettanto frequente: il parente riceve il denaro non per usarlo, ma per custodirlo. In questa situazione si configura un deposito irregolare (art. 1782 del c.c.). Il denaro diventa temporaneamente di proprietà di chi lo riceve, ma dovrà essere restituito in pari quantità, anche in un momento non precisato: infatti, il depositante ha la facoltà di chiedere, in qualsiasi momento, la restituzione del denaro o del bene fungibile dato in deposito.
In questo, tale istituto si differenzia notevolmente dal deposito ordinario, in cui invece il depositario deve custodire e restituire il medesimo bene ricevuto dal depositante.
Con riferimento invece al contratto di mutuo, la differenza principale risiede nello scopo: qui non si tratta di un prestito per una necessità, ma di un affidamento fiduciario, non finalizzato però ad un utilizzo specifico.
Quanto al profilo probatorio, la determinazione della natura giuridica del contratto, in assenza di una scrittura privata, può essere effettuata tenendo conto delle circostanze del caso concreto (ad es. dichiarazioni e volontà delle parti).
La donazione
Se manca l’intenzione di restituire e il trasferimento avviene per pura liberalità, siamo di fronte a una donazione. Anche in assenza di un atto formale, la cessione gratuita di denaro può rientrare nella disciplina delle donazioni, configurandosi quale donazione indiretta, che comporta comunque obblighi fiscali.
Occhio agli importi elevati: donazioni superiori a determinate soglie richiedono obbligatoriamente la forma notarile e l’eventuale pagamento di imposte.
Rischi legali e fiscali: cosa può accadere senza documenti
L’importanza di redigere una scrittura privata deriva soprattutto dalla necessità di disporre di elementi probatori idonei in caso di disaccordo o contenzioso: in assenza di un atto scritto, dimostrare la natura del rapporto potrebbe risultare alquanto complicato. Chi ha dato il denaro rischia di non riuscire a farsi restituire nulla, mentre chi l’ha ricevuto potrebbe essere accusato di aver percepito un reddito non dichiarato.
In più, l’Agenzia delle Entrate può interpretare il versamento come donazione non registrata, con conseguenti sanzioni o accertamenti. Anche un semplice bonifico da parte di un familiare, se privo di giustificazione tracciabile, può insospettire il fisco.
Come tutelarsi: consigli pratici per chi trasferisce denaro in famiglia
Per evitare equivoci o problemi, è consigliabile adottare alcune precauzioni:
- redigere una scrittura privata firmata da entrambe le parti, dove si chiarisce la natura giuridica del contratto;
- specificare eventuali modalità e tempi di restituzione, interessi inclusi se previsti;
- effettuare il trasferimento con bonifico bancario, indicando chiaramente nella causale il tipo di rapporto (es. “prestito infruttifero”);
- registrare il contratto, se le somme sono rilevanti o se si vogliono maggiori garanzie.
Senza documentazione, chi vuole farsi restituire il denaro dovrà affrontare un percorso in salita:
- testimonianze in tribunale;
- rischio di presunzioni sfavorevoli;
- lunghe cause civili per recuperare le somme.
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