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Nuova sanatoria fiscale 2026, stralcio sotto i 1.000 euro e pagamenti in 120 rate mensili, ma con regole “anti furbetti”

Pubblicato il: 21/08/2025

Il tema delle cartelle esattoriali torna al centro del dibattito politico. Nella prossima Legge di Bilancio dovrebbe comparire una nuova edizione della definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione-quinquies, ma con criteri molto più stringenti rispetto al passato.
L’obiettivo dichiarato è alleggerire l’enorme mole di crediti non riscossi – oltre 1.200 miliardi di euro – senza però concedere ulteriori vantaggi a chi ha sfruttato le precedenti rottamazioni soltanto per rinviare il pagamento delle imposte.

Una stretta sui “recidivi” delle sanatorie
Tra le novità allo studio figura l’esclusione dei contribuenti che, in passato, hanno aderito a più condoni senza completare i versamenti: i cosiddetti rottamatori seriali. Chi è decaduto dalle vecchie procedure potrà rientrare soltanto dopo aver saldato le rate arretrate.
In questo modo si punta a premiare i soggetti realmente in difficoltà e a tagliare fuori i “furbetti” delle cartelle, responsabili – secondo la Corte dei Conti – di un tasso di decadenza vicino al 60% e di mancati incassi stimati in circa 48 miliardi.

Rateizzazioni più lunghe e margini di tolleranza
Il nuovo schema prevede la possibilità di diluire i pagamenti fino a 120 rate mensili, pari a 10 anni. È inoltre prevista una maggiore flessibilità: i contribuenti potranno saltare fino a otto scadenze, anche non consecutive, senza perdere i benefici della definizione. Per chi aderisce, saranno cancellati interessi e sanzioni, mentre resta dovuto l’importo principale più i costi di riscossione. Per i debiti superiori a 50mila euro, invece, il governo valuta un anticipo obbligatorio pari ad almeno il 5%, per garantire la serietà dell’adesione.

Mini-cartelle sotto i mille euro: verso lo stralcio automatico
Un’altra ipotesi riguarda l’eliminazione definitiva dei debiti di piccola entità, quelli sotto i 1000 euro. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, gran parte del magazzino della riscossione è costituito proprio da micro-posizioni, che risultano più onerose da gestire che da incassare. La cancellazione automatica consentirebbe, quindi, di snellire gli archivi e concentrare gli sforzi sulle posizioni di maggiore rilevanza economica.

Quali debiti rientrano nella nuova sanatoria
La finestra temporale individuata coprirebbe i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 2000 al 2023, con la possibilità di estendere il perimetro anche all’anno successivo. Restano però esclusi i casi più delicati:

  • rimborsi di aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’UE;
  • condanne per danno erariale emesse dalla Corte dei Conti;
  • sanzioni penali;
  • cartelle già decadute da precedenti rottamazioni.

Quando partirà la rottamazione-quinquies
L’avvio della nuova definizione agevolata non sarà, però, immediato: l’orizzonte temporale indicato è la metà del 2026. La misura, sostenuta da alcuni deputati della Lega e già depositata in Parlamento come atto n. 1375, ha superato i primi passaggi al Senato, ma bisognerà attendere l’iter della prossima Manovra per l’entrata in vigore.

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