(Adnkronos) – Lunedì 15 settembre segna una data importante per l’ecosistema Apple: iOS 26 è pronto a fare il suo debutto ufficiale e, come sempre, l’attenzione non si concentra solo sulle novità software ma anche sulla lista dei dispositivi che potranno beneficiarne. Il nuovo sistema operativo porta con sé funzioni legate all’intelligenza artificiale, miglioramenti nell’efficienza energetica e aggiornamenti di sicurezza, ma inevitabilmente anche un taglio netto alla retrocompatibilità. Apple ha confermato che iPhone 12 rappresenta la soglia minima per poter scaricare iOS 26, includendo quindi tutti i modelli successivi fino agli ultimi iPhone 16 e 16e. Questo significa che la serie iPhone 11, pur avendo avuto un ciclo di aggiornamenti piuttosto lungo, si trova quest’anno all’ultima fermata. Stesso destino per iPhone SE di prima generazione, ormai lontano dalle logiche hardware necessarie a sostenere un software sempre più complesso e dipendente dal machine learning. A sorpresa, invece, l’azienda ha scelto di mantenere compatibile iPhone SE di seconda generazione, a conferma della volontà di dare ancora respiro a un modello molto diffuso. Chi utilizza iPhone 12 o modelli successivi potrà quindi accedere al nuovo aggiornamento dal 15 settembre alle 19, mentre chi resta indietro si troverà di fronte al consueto bivio: tenere il proprio dispositivo sapendo di rinunciare a nuove funzioni e aggiornamenti di sicurezza, oppure considerare un upgrade. Una decisione non banale, soprattutto per chi è ancora soddisfatto delle prestazioni del proprio smartphone ma si trova di fronte alla linea sempre più rigida che Apple traccia tra vecchio e nuovo. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
[mc4wp_form id="5878"]Arriva iOS 26, chi può installarlo e chi resta fuori
