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Agenzia delle Entrate, spettano i bonus e le detrazioni fiscali anche per figli a carico oltre i 30 anni di età: novità

Pubblicato il: 21/09/2025

L’INPS, con il messaggio 26 febbraio 2025, n. 698, ha illustrato le modifiche normative relative alle detrazioni fiscali riconosciute per ciascun figlio e per gli ascendenti conviventi con il contribuente, e specificato i requisiti di cittadinanza necessari per accedere alle detrazioni.
Nel messaggio si spiega che la legge di Bilancio 2025 (art. 1, comma 11, L. n. 207/2024) ha modificato l’articolo 12 del TUIR, fissando nuove regole per le detrazioni per carichi di famiglia.
A partire dal 2025, le detrazioni fiscali per i figli a carico sono applicabili solo per i figli sotto i 30 anni (fino a 29 anni e 364 giorni). Tuttavia, esiste un’eccezione per i figli con disabilità che, ai sensi della Legge 104/1992, continueranno a beneficiare delle detrazioni a prescindere dall’età.

Affinché un figlio possa essere considerato fiscalmente a carico, il suo reddito annuo non deve superare i 2.840,51 euro. Per i figli fino a 24 anni, questo limite sale a 4.000 euro. In caso contrario, il figlio non avrà diritto alle detrazioni.

Per i figli che hanno un’età compresa tra 18 e 21 anni non sono più previste le detrazioni fiscali, in quanto i figli di questa età rientrano nell’Assegno Unico Universale.

Inoltre, la Legge di Bilancio ha anche modificato le categorie di familiari che possono beneficiare delle detrazioni. Le detrazioni fiscali ora spettano esclusivamente ai figli e agli ascendenti conviventi con il contribuente, come genitori, nonni e bisnonni. Sono esclusi quindi generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle conviventi, anche nel caso in cui ricevano assegni alimentari non disposti dal giudice.

La detrazione base è di circa 950 euro, ma può variare in base al reddito e ad altri fattori (es. disabilità del figlio, genitore unico, ecc.).

Adesso la domanda è: cosa accade al compimento dei 30 anni di età? Il figlio perderà solo la detrazione da carico familiare oppure anche lo status di familiare fiscalmente a carico, con tutte le conseguenze sulle altre spese?
Lo status viene mantenuto: questo il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, rispondendo all'interpello di un datore di lavoro che aveva escluso dal cedolino fiscale dei dipendenti le detrazioni per figli ultra-trentenni, temendo che la nuova normativa non le consentisse più. I dettagli sono stati forniti con la risposta n. 243 del 15 settembre 2025.

Pertanto, anche se non spetta la detrazione “fissa” per i figli over 30, restano intatti i bonus fiscali per le spese sostenute in loro favore, se sono fiscalmente a carico.

Sono ancora detraibili, ad esempio:

  • spese sanitarie
  • spese per l’istruzione (scuola, università, master)
  • spese per assicurazioni vita/infortuni intestate al genitore
  • contributi previdenziali e assistenziali versati per loro
  • spese funebri
  • interessi su mutui per acquisto prima casa intestati al figlio (con regole specifiche).

Cosa indicare nella Dichiarazione dei redditi 2025?
Anche se non si ha diritto alla detrazione per carico familiare, il figlio over 30 va comunque indicato nel quadro dei familiari a carico (nel 730 o Redditi PF), per poter beneficiare delle detrazioni per spese. Il sostituto d’imposta (es. datore di lavoro) deve indicare il codice fiscale del figlio nella Certificazione Unica, anche se non applica alcuna detrazione mensile.

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