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Legge 104, ecco cosa fare se il verbale è scaduto e l’INPS non ti ha ancora convocato per la visita di revisione o rinnovo

Pubblicato il: 25/09/2025

Le agevolazioni connesse allo stato di disabilità, accertato ai sensi dell’art. 3 della Legge 104, non sempre sono definitive. Ci sono casi in cui lo stato di grave disabilità è obbligatoriamente soggetto ad una visita di revisione da parte della Commissione medica dell’ASL: in sede di revisione, la Commissione controlla se ci sono ancora i presupposti per l’accesso alla Legge 104.

Ma quando la revisione è obbligatoria?
La revisione è obbligatoria quando lo stato del soggetto disabile può modificarsi nel tempo (ad esempio, se l’interessato è in età evolutiva), oppure quando il verbale di riconoscimento della disabilità prevede un aggiornamento entro un certo termine. La data della visita di revisione sarà riportata nel verbale stesso.
Invece, la revisione non è obbligatoria quando la Commissione medica ha constatato uno stato di disabilità permanente (cioè, stabile nel tempo). La revisione potrebbe essere fissata a 2 o a 5 anni oppure, se si tratta di un minore con la 104, potrebbe essere prevista al passaggio dell’età evolutiva. Comunque, come detto, la data della visita di revisione è riportata nel verbale di riconoscimento.

Quando è necessario fare la visita di revisione, cosa succede?
Compete all’INPS convocare l’interessato dinanzi alla Commissione medica per la visita. Se la visita di revisione ha esito positivo, c’è la conferma dello stato di disabilità e, quindi, ci sarà la proroga delle agevolazioni previste dalla Legge 104. Al contrario, se la visita ha esito negativo, l’INPS comunica la revoca dello stato di disabilità e, quindi, si perderà il diritto ai benefici della Legge 104. In questa ipotesi, si perderanno le agevolazioni della Legge 104 dal giorno successivo a quello in cui è stato emesso il verbale di revisione.

E se l'INPS tarda a convocare per la visita di revisione?
Fino alla data di comunicazione da parte dell’INPS, si potrà continuare a godere dei benefici stabiliti dalla Legge 104. La formulazione dell'art. 25, comma 6-bis del D.L. n. 90 del 2014 non lascia dubbi: "Nelle more dell'effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura. La convocazione a visita, nei casi di verbali per i quali sia prevista la rivedibilità, è di competenza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS)".

Si ricorda, infine, che l'INPS, con il messaggio n. 188/2025, ha diffuso le istruzioni operative relative alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 62/2024 in materia di accertamento della condizione di disabilità e invalidità previdenziale. Queste disposizioni, valide dal 1° gennaio 2025, includono innovazioni che semplificano le visite di revisione e l'accertamento dei requisiti sanitari.

Secondo le nuove regole, per l’intero 2025, le visite di revisione delle prestazioni riconosciute a soggetti con patologie oncologiche saranno effettuate mediante valutazione sugli atti, purché la documentazione sanitaria fornita consenta un’analisi obiettiva. A tal fine, l’INPS invierà agli interessati una comunicazione, con l’invito a trasmettere la documentazione necessaria entro 40 giorni.

La Commissione medica procederà, quindi, alla valutazione basandosi sugli atti ricevuti e sugli elementi già in proprio possesso. Tuttavia, permane la possibilità di richiedere una visita diretta. In questo caso, gli interessati dovranno presentare apposita domanda al Centro Medico Legale competente tramite PEC o e-mail, rispettando il medesimo termine di 40 giorni.

È prevista, inoltre, l’introduzione di un’unica visita sanitaria per i soggetti che presentano simultaneamente domanda per accertamenti relativi alle prestazioni di invalidità civile, cecità, sordità, sordocecità, disabilità e invalidità o inabilità previdenziale. In particolare, nel messaggio dell’INPS si legge che “per tutto l’anno 2025, l’INPS è tenuto a effettuare l’accertamento dei requisiti sanitari in un’unica visita, integrando, ove necessario, la composizione della commissione medica competente. Le disposizioni del primo periodo si applicano anche alle visite di revisione delle prestazioni già riconosciute, programmate dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, a condizione che l’intervallo temporale tra i due accertamenti non sia superiore a tre mesi”.


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