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Agenzia delle Entrate, in arrivo i controlli fiscali sulla tessera sanitaria per le spese mediche: ecco come difendersi

Pubblicato il: 17/11/2025

Con il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2025, si concretizza una svolta significativa nei rapporti tra cittadini e amministrazione finanziaria. A partire dalle spese sostenute nell'anno corrente, l'Agenzia delle Entrate potrà consultare direttamente le informazioni dettagliate sulle spese sanitarie e veterinarie dei contribuenti attraverso il sistema della Tessera Sanitaria. Questa novità riguarda i controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi, sia che si tratti del modello 730 sia del modello Redditi per le persone fisiche.
Il provvedimento introduce un nuovo comma 4-bis all'articolo 4 del decreto del 19 ottobre 2020, che disciplina l'invio dei dati da parte degli operatori sanitari, recependo formalmente quanto già anticipato nel provvedimento delle Entrate numero 281068/2025. Contestualmente, il decreto stabilisce che, dal 2025, l'invio dei dati avverrà su base annuale, con scadenza fissata al 31 gennaio dell'anno successivo, semplificando le tempistiche rispetto al passato, ma rendendo più serrato il calendario degli adempimenti.
Come funzionerà il nuovo sistema di controllo
La procedura operativa prevede un meccanismo selettivo ma capillare. L'Agenzia delle Entrate effettuerà una selezione centralizzata delle dichiarazioni da sottoporre a controllo formale, secondo quanto previsto dall'articolo 36 ter del D.P.R. n. 600 del 1973. Solo per le dichiarazioni selezionate, i funzionari degli uffici territorialmente competenti potranno accedere alla consultazione dei dati di dettaglio relativi alle spese sanitarie e veterinarie, sia quelle sostenute dal contribuente che quelle dei familiari fiscalmente a carico. Tale limitazione rappresenta una garanzia importante: non tutti i cittadini saranno automaticamente sottoposti a questa forma di controllo, ma solo coloro le cui dichiarazioni verranno estratte per verifica. Il sistema garantisce comunque la riservatezza per chi ha esercitato il diritto di opposizione alla trasmissione dei propri dati sanitari, i cui documenti resteranno esclusi dalla consultazione da parte del Fisco.
Quali informazioni vedrà l'Agenzia delle Entrate
Il livello di dettaglio accessibile ai funzionari dell'Agenzia delle Entrate è molto elevato e consente una ricostruzione completa di ogni singola transazione sanitaria. Per ciascun documento di spesa, il sistema renderà visibili il codice fiscale del contribuente o del familiare a carico cui si riferisce la spesa o l'eventuale rimborso ricevuto, oltre al codice fiscale o alla partita IVA del soggetto che ha erogato la prestazione, completi di cognome, nome o denominazione. Saranno consultabili anche la data del documento fiscale, la tipologia specifica della spesa secondo le classificazioni previste per il sistema della Tessera Sanitaria, che comprendono ticket, farmaci, dispositivi medici, prestazioni sanitarie e altre categorie, nonché l'importo della spesa o del rimborso e la data dell'effettivo pagamento.
Un elemento particolarmente rilevante riguarda la tracciabilità: il sistema segnalerà la presenza o meno di un pagamento tracciato, informazione fondamentale considerando che, per molte spese sanitarie, la detraibilità è subordinata proprio all'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici o comunque tracciabili, come previsto dalla normativa fiscale vigente.
Cosa cambia per chi presenta la dichiarazione dei redditi
Questa rivoluzione digitale porta con sé implicazioni pratiche significative per contribuenti, Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e professionisti del settore. Si rafforza l'efficacia probatoria del prospetto delle spese scaricabile dal sito della Tessera Sanitaria, rendendo ancora più vantaggiosa l'opzione descritta nella risposta alla FAQ del 17 luglio dell'Agenzia delle Entrate. I contribuenti potranno continuare a basare la prova del sostenimento delle spese sanitarie sul prospetto autocertificato scaricato dal sistema, senza necessità di esibire scontrini e fatture originali durante la fase di presentazione della dichiarazione.
Questa semplificazione rappresenta un notevole sollievo soprattutto per CAF e commercialisti, che possono apporre il visto di conformità sulle spese risultanti dal sistema senza dover verificare materialmente ogni singolo documento. Tuttavia, in sede di controllo successivo, il funzionario potrà esaminare direttamente online i dati di dettaglio di ogni fattura, confermando o meno la legittimità della detrazione o deduzione richiesta senza che il contribuente debba produrre documentazione cartacea. Rimane, comunque, l'obbligo di conservare fatture e scontrini relativi alle spese per le quali è stata esercitata l'opposizione alla trasmissione dei dati, che quindi potrebbero non essere presenti nel sistema o non essere consultabili dall'Agenzia, oltre a quelli delle spese che, per varie ragioni, non vengono trasmesse alla dichiarazione precompilata.


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