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Ora legale, arriva la proposta per renderla permanente con l’abolizione del doppio cambio d’orario: ecco le novità

Pubblicato il: 23/11/2025

Energia, risparmio e benessere: è su queste premesse che si muove la proposta per stabilizzare l’orario estivo in Italia, eliminando il tradizionale cambio tra ora solare e ora legale. In altre parole, si punta a rendere permanente la cosiddetta “ora legale”, con la convinzione che ciò possa generare risparmi economici, benefici ambientali e vantaggi per la salute. La proposta, promossa dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), da Consumerismo No Profit e dal deputato Andrea Barabotti della Lega, è stata illustrata alla Camera dei Deputati il 17 novembre 2025, dopo la raccolta di oltre 352.000 firme a sostegno dell’abolizione dello spostamento semestrale delle lancette.

Sul fronte economico, i numeri sono rilevanti: tra il 2004 e il 2025, l’adozione dell’ora legale – per i mesi in cui è stata applicata – avrebbe permesso all’Italia un risparmio stimato in 2,3 miliardi di euro e una riduzione dei consumi energetici pari a oltre 12 miliardi di kWh. Se l’orario estivo diventasse la regola tutto l’anno, la stima più recente valuta un risparmio annuo aggiuntivo di circa 720 milioni di kWh, con un risparmio in bolletta pari a circa 180 milioni di euro l’anno. Sul fronte ambientale, il beneficio sarebbe una riduzione stimata tra 160.000 e 200.000 tonnellate di CO? all’anno, una cifra che equivale a piantare milioni di nuovi alberi.

Dal punto di vista della salute e dei ritmi quotidiani, i promotori sottolineano come il passaggio dall’ora legale all’ora solare (e viceversa) implichi un adeguamento del ritmo circadiano, tale da avere effetti su sonno, umore, concentrazione, pressione arteriosa e frequenza cardiaca. Il ritorno all’ora solare, in particolare, si accompagnerebbe statisticamente ad un aumento degli incidenti sul lavoro e stradali nella settimana successiva al cambio d’ora. Inoltre, gli esperti ritengono che una luce serale più estesa favorisca la socialità, il commercio, la ristorazione e il turismo, oltre a potenziare gli aspetti di sicurezza urbana.

A livello normativo occorre, però, fare attenzione a più aspetti. Nel 2018, la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica a cui parteciparono circa 4,6 milioni di cittadini, l’84% dei quali si dichiarò favorevole all’abolizione del doppio cambio d’ora. Nel 2019 il Parlamento Europeo approvò una proposta di direttiva volta a consentire agli Stati membri la scelta fra ora legale permanente, oppure ora solare permanente; tuttavia, l’iter è rimasto bloccato e non è stata definita una tempistica unitaria dell’implementazione.

In Italia, l’iter parlamentare è entrato nel vivo. Dopo la presentazione della petizione e dell’indagine conoscitiva, il Parlamento ha fissato l’obiettivo di arrivare a una proposta normativa entro il 30 giugno 2026. L’indagine conoscitiva intende valutare in modo sistematico gli effetti economici, ambientali, sanitari e sociali della scelta di mantenere l’ora legale tutto l’anno. In caso positivo, il passaggio successivo sarà la conversione in disegno di legge che dovrà poi attraversare le Camere e ottenere l’approvazione.

Cosa significherebbe tutto ciò per il cittadino? Se la legge fosse approvata, l’Italia adotterebbe stabilmente l’ora legale come orario ufficiale tutto l’anno, senza tornare all’ora solare nei mesi autunnali. Per i cittadini ciò comporterebbe una diversa distribuzione della luce sia negli orari mattutini (con albe che potrebbero essere più buie nei mesi più freddi), che nelle ore pomeridiane e serali.


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