La ministra tunisina dell’Industria, dell’Energia e delle Miniere, Fatma Thabet Chiboub, ha ribadito l’importanza delle relazioni economiche tra Tunisia e Italia, sottolineando la necessità di accelerare l’attuazione dei progetti programmati durante la 39ma sessione plenaria della Camera dell’Industria e del Commercio italo-tunisina. All’evento hanno partecipato anche l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Alessandro Prunas.
Un Partenariato Strategico
L’Italia continua a essere uno dei partner economici più importanti per la Tunisia. Chiboub ha evidenziato l’obiettivo di dare ulteriore slancio al partenariato con progetti congiunti nei settori dell’energia rinnovabile, del tessile e dell’industria meccanica. Le imprese italiane in Tunisia hanno visto il loro numero raddoppiare negli ultimi anni, creando oltre 56.000 posti di lavoro. La ministra ha inoltre sottolineato l’importanza del progetto di interconnessione elettrica tra Tunisia e Italia, noto come Elmed.
Il Progetto Elmed
Il progetto Elmed prevede la costruzione di un elettrodotto che collegherà la stazione elettrica di Partanna, in Sicilia, a quella di Mlaabi, nella penisola tunisina di Capo Bon. Questo elettrodotto avrà una lunghezza complessiva di circa 220 chilometri, di cui circa 200 in cavo sottomarino, con una potenza di 600 megawatt e una profondità massima di circa 800 metri. Il costo del progetto è stimato intorno al miliardo di euro, con uno stanziamento da parte dell’Unione Europea di 307 milioni di euro attraverso il programma Connecting Europe Facility. Elmed svolgerà un ruolo strategico nell’integrazione delle energie rinnovabili e nel completamento delle infrastrutture per fornire elettricità e collegare le reti elettriche europee a quelle del Nord Africa.
La Strategia Energetica Nazionale
Durante la sessione della Camera dell’Industria e del Commercio italo-tunisina, Chiboub ha discusso le principali direzioni della Strategia energetica nazionale, tra cui l’impegno nei programmi di transizione energetica e di riduzione delle emissioni di carbonio. Il 17 aprile scorso, durante un incontro tra il presidente tunisino Kais Saied e la prima ministra italiana Giorgia Meloni, è stato firmato un Accordo per il sostegno al bilancio generale dello Stato tunisino. Questo accordo prevede un finanziamento di 50 milioni di euro, focalizzato sulla promozione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.
Cooperazione Economica e Sostegno alle PMI
Nell’ambito delle iniziative del Comitato congiunto per la cooperazione allo sviluppo, è stata siglata una convenzione finanziaria che prevede una linea di credito di 55 milioni di euro in favore delle piccole e medie imprese tunisine. Questo finanziamento è destinato a promuovere l’occupazione e a intervenire sulle cause della migrazione economica, in linea con il Piano Mattei. L’Italia si è confermata il primo fornitore della Tunisia anche nel periodo gennaio-maggio 2024, con esportazioni pari a 3,962 miliardi di dinari tunisini (circa 1,182 miliardi di euro) e importazioni di 5,060 miliardi di dinari tunisini (circa 1,510 miliardi di euro).
Scambi Commerciali Italia-Tunisia
Nonostante un calo del 10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’export del “Made in Italy” verso la Tunisia rimane rilevante. Tra i principali prodotti esportati dall’Italia vi sono materie prime energetiche, metalli, tessuti, cuoio e pellami, apparecchi di cablaggio, prodotti in plastica, motori generatori e trasformatori, prodotti chimici e farmaceutici, impianti e macchinari. Dalla Tunisia, l’Italia importa principalmente articoli di abbigliamento e calzature, parti e accessori per veicoli, oli e grassi, motori generatori e trasformatori, articoli in plastica, prodotti chimici e fertilizzanti, prodotti della siderurgia e petrolio greggio.
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