Nel secondo trimestre del 2023, l’economia cinese ha registrato una crescita del Pil del 4,7%, inferiore alle aspettative degli analisti che prevedevano un incremento del 5,1%. Questo rallentamento, rispetto al +5,3% dei tre mesi precedenti, riflette gli effetti della prolungata crisi immobiliare e della debole domanda interna. La fine delle politiche di sostegno alla crescita ha ulteriormente contribuito a questo risultato deludente.
Su base congiunturale, l’Ufficio nazionale di statistica cinese ha riportato un incremento del Pil dello 0,7%, significativamente inferiore rispetto all’1,6% del primo trimestre e all’1,1% stimato dagli esperti. Questi dati evidenziano le difficoltà strutturali che l’economia cinese sta affrontando, aggravate dalla recessione nel settore immobiliare e dalla riduzione della domanda dei consumatori.
La situazione economica in Cina continua a essere monitorata con attenzione, poiché le dinamiche attuali potrebbero avere ripercussioni significative non solo a livello nazionale, ma anche globale, considerando l’importanza della Cina come motore economico mondiale.
Il rallentamento dell’economia cinese nel secondo trimestre del 2023 rappresenta un segnale preoccupante per il futuro. La combinazione di crisi immobiliare e debole domanda interna pone sfide significative per la ripresa economica del paese.
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