Anthropic ha fatto un significativo passo in avanti nel mondo dell’automazione con il rilascio della versione aggiornata del modello di intelligenza artificiale Claude, denominato Sonnet 3.5. Questo nuovo sistema introduce funzionalità che permettono alla tecnologia di interagire e controllare le applicazioni desktop, offrendo così un potenziale per rivoluzionare l’automazione in vari settori. Grazie a una nuova API chiamata “Computer Use”, attualmente in fase di open beta, Claude è in grado di replicare azioni umane al computer, come spostare il cursore, fare clic e digitare, utilizzando le app disponibili per completare attività complesse.
Claude di Anthropic: l’AI che automatizza il back-office
La visione di Anthropic è ambiziosa: creare una piattaforma in grado di automatizzare lavori di back-office come la gestione delle e-mail, la compilazione di moduli e altre attività ripetitive. Questo è un passo importante verso l’obiettivo finale dell’azienda, che punta a trasformare Claude in un agente AI capace di eseguire compiti che oggi richiedono l’intervento umano. Questo tipo di agente, secondo la visione dell’azienda, potrebbe automatizzare ampie parti dell’economia.
Un esempio pratico della nuova potenza di Claude è la sua capacità di “vedere” lo schermo su cui sta lavorando e calcolare esattamente come interagire con esso, utilizzando le coordinate di pixel per compiere operazioni precise. Questo modello può essere testato da sviluppatori tramite l’API di Anthropic, Amazon Bedrock e Google Cloud Vertex AI.
Progressi e sfide degli agenti AI
Il concetto di agenti AI, ovvero tecnologie in grado di automatizzare l’interazione con il software, è attualmente una delle sfide più importanti nel campo dell’intelligenza artificiale. L’idea non è nuova, ma Anthropic cerca di distinguersi grazie alla robustezza e alla flessibilità del suo modello Sonnet 3.5. Anche aziende come Salesforce e Microsoft stanno investendo massicciamente nel campo degli agenti AI, e OpenAI ha annunciato piani simili.
Rispetto alla concorrenza, Anthropic sostiene che Sonnet 3.5 sia più avanzato, specialmente in compiti di codifica, e capace di completare azioni che richiedono molteplici passaggi. Tuttavia, non è privo di problemi. In alcuni test su attività come la gestione di prenotazioni aeree o resi di prodotti, il modello ha registrato un tasso di successo inferiore al 50%.
Sonnet 3.5 di Anthropic, avanzato ma con rischi
Sebbene il nuovo modello Sonnet 3.5 offra funzionalità avanzate, pone anche una serie di preoccupazioni riguardo alla sicurezza. Il modello ha accesso a funzionalità desktop e potrebbe, in potenza, essere utilizzato per scopi dannosi, come lo sfruttamento di vulnerabilità nei software o il furto di dati sensibili. Gli studi hanno dimostrato che anche modelli AI ben protetti possono essere ingannati tramite tecniche di “jailbreaking” per eseguire azioni non autorizzate, come acquistare passaporti falsi.
Anthropic non ignora questi rischi e ha implementato misure di sicurezza per mitigare tali pericoli. Per esempio, il modello non è stato addestrato sugli screenshot degli utenti e non può accedere a internet durante l’addestramento. L’azienda afferma di poter limitare l’accesso a siti web e funzionalità ad alto rischio e di conservare gli screenshot per almeno 30 giorni per monitorare eventuali abusi.
Sonnet 3.5 e Haiku: l’evoluzione di Anthropic
Il rilascio del Sonnet 3.5 rappresenta un’importante evoluzione nel campo degli agenti AI, un settore che promette di ridefinire il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Nonostante le attuali limitazioni, come la difficoltà in compiti complessi e alcuni rischi legati alla sicurezza, Anthropic si posiziona come uno dei protagonisti nella corsa verso l’automazione dell’economia.
Per di più, oltre al lancio del Sonnet 3.5, Anthropic ha annunciato il prossimo rilascio di Claude 3.5 Haiku, un modello più economico ed efficiente, adatto a compiti che richiedono bassa latenza e una rapida elaborazione dei dati. Questo modello sarà in grado di competere con la precedente generazione di Claude, portando avanti la visione di Anthropic per un’intelligenza artificiale sempre più integrata e accessibile.
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