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Reti elettriche, 5 passi per portarle a emissioni zero

Un recente rapporto prodotto in collaborazione con Accenture, sottolinea l’importanza di investimenti significativi nelle reti elettriche per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero, ma avverte che è essenziale costruire un solido business case che offra vantaggi anche agli investitori. La varietà delle esigenze lungo la catena del valore impone un approccio diversificato, mentre le sfide condivise, come i ritardi nelle autorizzazioni, la mancanza di forza lavoro qualificata e le incertezze regolamentari, minacciano la realizzazione di investimenti fondamentali.

Grazie al contributo di TSOs, DSOs e altri stakeholder in una tavola rotonda organizzata con ENTSO-E e l’AIE, sono state identificate cinque azioni chiave per supportare lo sviluppo delle reti.

1: valutare gli investimenti in modo olistico

I governi possono sostenere lo sviluppo delle reti promuovendo una visione economica complessiva che includa i costi diretti della transizione energetica e i danni di una mancata azione, come la riduzione dell’uso delle rinnovabili a causa della congestione delle reti e i costi per le infrastrutture di energia rinnovabile inutilizzate. Gli effetti indiretti, come la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo delle competenze e i benefici ambientali e sociali, devono anch’essi essere presi in considerazione.

2: rendere gli investimenti nelle reti elettriche più attraenti

Le autorità di regolamentazione possono incentivare gli investimenti per gli operatori di rete, proteggendo al contempo l’accessibilità per i consumatori. Tra le misure possibili, vi sono la semplificazione delle procedure di autorizzazione, la definizione di tassi di rendimento regolamentati adeguati e l’incremento degli investimenti anticipatori. Anche una partecipazione maggiore dei fondi pubblici può contribuire a garantire un sistema energetico resiliente per il futuro.

3: rivedere le tariffe per i consumatori

La ridefinizione delle strutture tariffarie può ottimizzare l’uso della capacità esistente e ridurre i costi complessivi della transizione energetica. Le azioni proposte includono l’uso di prezzi in tempo reale, modelli di tariffazione basati sulla localizzazione e sulla potenza anziché solo sul consumo, con un riequilibrio dei costi non legati all’energia su meccanismi di tassazione alternativi.

4: adottare un approccio integrato nella pianificazione delle reti elettriche

La pianificazione delle reti elettriche deve evolversi per gestire la crescente domanda di elettrificazione, l’incremento delle fonti rinnovabili e la necessità di flessibilità. È fondamentale ampliare la pianificazione a livello internazionale e su più vettori energetici, espandendo l’orizzonte temporale fino al 2040-2050 e integrando risorse di flessibilità nella pianificazione a lungo termine.

5: accelerare la realizzazione delle infrastrutture

Affrontare le sfide relative alla concessione di permessi, alla catena di approvvigionamento e all’infrastruttura richiede una collaborazione tra regolatori, operatori di rete e fornitori tecnologici. Tra le azioni suggerite ci sono lo sviluppo di programmi di formazione e stage, alleanze industriali per promuovere la R&D, l’adozione di specifiche tecniche comuni e l’integrazione delle tecnologie digitali e dell’AI per migliorare la produttività della forza lavoro.

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