Pubblicato il: 24/11/2024
La definizione di "figlio fiscalmente a carico" non è sempre chiara. Molti pensano che basti che il figlio viva sotto lo stesso tetto per poterlo considerare a carico, ma non è così semplice.
La legge stabilisce che un figlio può essere considerato fiscalmente a carico solo se non supera determinati limiti di reddito annuale e se riceve un adeguato supporto economico dai genitori.
Un figlio fino a 24 anni può essere considerato a carico se guadagna meno di 4.000 euro all’anno. Superato questo limite, il figlio non rientra più nella categoria, indipendentemente da dove vive. Se il figlio ha più di 24 anni, il limite scende a 2.840,51 euro.
L'altro requisito fondamentale, come abbiamo accennato sopra, è che il figlio deve essere mantenuto economicamente dalla famiglia. Ciò significa che i genitori devono farsi carico delle sue spese quotidiane, come quelle per l’istruzione o per il suo sostentamento.
Chi può avere il figlio fiscalmente a carico?
Il genitore che ha il figlio fiscalmente a carico è generalmente quello che si occupa della maggior parte delle sue spese quotidiane. Se i genitori vivono insieme e non sono separati, la situazione è piuttosto semplice: entrambi possono essere considerati con il figlio a carico, se contribuiscono entrambi economicamente.
Ma cosa succede se i genitori sono separati o divorziati?
Genitori separati o divorziati: la situazione
Per i genitori separati o divorziati, le cose si complicano un po’. Quando un genitore ha l'affido esclusivo, ovvero il figlio vive solo con lui, generalmente il figlio è considerato fiscalmente a carico di quella persona.
Se invece l’affido è condiviso e il figlio vive – ad esempio – metà tempo con ciascun genitore, bisogna vedere chi contribuisce maggiormente alle spese quotidiane.
Se i genitori condividono le spese in modo equo, è possibile che il figlio sia considerato a carico di entrambi. Ma ciascun genitore deve poter dimostrare il proprio supporto economico. Se uno dei due paga più della metà delle spese, sarà lui o lei a poter richiedere il Bonus Natale da 100 euro.
In ogni caso, è fondamentale che, nella dichiarazione dei redditi, il figlio venga indicato come "a carico fiscalmente" del genitore o di entrambi i genitori.
Requisiti per richiedere il Bonus Natale
Oltre ad avere un "figlio fiscalmente a carico", ci sono altri requisiti necessari per poter richiedere il Bonus Natale. Ecco quali sono:
- essere lavoratore dipendente: solo i dipendenti possono fare richiesta;
- reddito complessivo annuale: il reddito non deve superare i 28.000 euro;
- imposta lorda: l’imposta sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni previste (questo non riguarda i pensionati).
Per fare richiesta del Bonus Natale, il lavoratore deve rivolgersi al proprio datore di lavoro e dichiarare di soddisfare questi requisiti. L’Agenzia delle Entrate ha fornito tutte le informazioni dettagliate sulla procedura con la circolare n. 19/E del 10 ottobre 2024: quindi è importante seguire le indicazioni ufficiali per non incorrere in errori.
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