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Pensioni, in arrivo il bonus tredicesima dall’INPS per le pensioni che non superano questa soglia: ecco quale e requisiti

Pubblicato il: 25/11/2024

A dicembre 2024, insieme alla tredicesima mensilità, alcuni pensionati riceveranno anche un bonus di 154,94 euro. Questo bonus – chiamato Bonus natale, Bonus pensioni o Bonus tredicesima – è destinato ai pensionati i quali percepiscono trattamenti pensionistici con importi bassi, che non superano determinate soglie di reddito.
Il bonus non è una novità, in quanto è previsto dall'articolo 70, comma 7, della legge n. 388 del 2000. Nonostante la sua lunga esistenza, tuttavia, i requisiti per ottenerlo non sono cambiati e rimangono gli stessi degli anni passati.
Si stima che circa 400.000 pensionati e pensionate riceveranno questa somma extra. L'importo di 154,94 euro verrà erogato in modo automatico, senza bisogno di presentare alcuna domanda. La data di pagamento per il 2024 è fissata al 2 dicembre, sia per chi riceve la pensione tramite le banche, sia per chi si affida a Poste Italiane.
I requisiti per ottenere il bonus pensionati
Per ottenere il bonus, è necessario essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici, tra i seguenti:
  • pensioni a carico dell'Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive o esonerative;
  • pensioni delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti previsti dal decreto legislativo n. 509/1994.

Limiti di reddito per il bonus
Per determinare se un pensionato rientra nelle condizioni per ricevere il bonus di 154,94 euro, l'INPS prende in considerazione sia il reddito individuale che quello coniugale. Inoltre, l’Istituto verifica che il totale complessivo delle pensioni non superi il limite di reddito stabilito per il 2024.
Nel 2024, i limiti sono stati aggiornati in base all'indice di perequazione definitivo, che è pari al 5,4%.
I pensionati che non percepiscono altri redditi, oltre alla pensione, possono ricevere il bonus in base all'importo della loro pensione. Ecco le condizioni:
  • pensione inferiore al trattamento minimo INPS: se la pensione è inferiore al trattamento minimo (che nel 2024 è di 598,61 euro al mese, pari a 7.781,93 euro all’anno), il pensionato riceverà il bonus completo;
  • pensione sopra il trattamento minimo, ma sotto una certa soglia: se la pensione supera il trattamento minimo, ma non raggiunge un limite di 7.936,87 euro all’anno (cioè, la somma del trattamento minimo più il bonus natalizio), il pensionato avrà diritto a una parte del bonus. L’importo sarà ridotto in base alla differenza tra la pensione e questo limite. Per esempio, se un pensionato ha una pensione annuale di 7.800 euro, il bonus sarà di 136,87 euro (7.936,87 euro – 7.800 euro).

Se – oltre alla pensione – il pensionato percepisce anche altri redditi, ci sono alcune condizioni da rispettare per poter ottenere il bonus:
  • limite di reddito per i singoli pensionati: i redditi aggiuntivi non devono superare 1,5 volte il trattamento minimo, che nel 2024 corrisponde a 672,89 euro. Questo limite include tutti i redditi soggetti a IRPEF (come ad esempio redditi da lavoro, affitti, ecc.);
  • limite di reddito per i pensionati coniugati: se il pensionato è sposato, il limite di reddito familiare viene raddoppiato. Tuttavia, il limite per il reddito personale del pensionato resta 11.672,89 euro. Quindi, anche se il reddito complessivo del nucleo familiare non supera 23.345,78 euro, il pensionato non avrà diritto al bonus se il suo reddito individuale supera 11.672,89 euro.

Chi non ha diritto al bonus?
Non tutti i pensionati riceveranno il bonus. Sono esclusi coloro che appartengono alle seguenti categorie:
  • i pensionati che ricevono pensioni di vecchiaia in regime di cumulo (categoria 170) e che sono in fase di formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote;
  • chi riceve prestazioni come l'invalidità civile (INVCIV), l'Ape Sociale (APESOCIAL) o altre prestazioni non qualificate come pensioni;
  • i titolari di pensioni supplementari o di quelle detassate per la convenzione sulla doppia imposizione internazionale (GP3CDTI), o quelle con sostituzione Stato o rivalsa da Enti locali;
  • pensioni con pagamento localizzato presso uffici pagatori delle strutture territoriali;
  • pensioni con importo mensile pari a zero: in questi casi, la quota spettante sarà erogata agli eredi o al titolare della pensione eliminata, a cura della struttura competente.

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