Written by 4:00 pm Ambiente, arse, associazioni, caldaie, Cambiamento climatico, emendamento, Energia, futuro sostenibile, gas, Greenpeace, legambiente, sostenibilità, transizione energetica, WWF Italia Views: [tptn_views]

Associazioni contro emendamento sulle caldaie a gas

Le associazioni ARSE, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF Italia denunciano il tentativo del Governo di reintrodurre incentivi alle caldaie a gas attraverso un emendamento al Decreto Bollette. Questa mossa, definita insensata e miope, rischia di compromettere gli sforzi per contrastare il cambiamento climatico e ridurre i costi energetici per famiglie e imprese.

Un ritorno agli incentivi: rischi e conseguenze

Dopo aver faticosamente ottenuto lo stop agli incentivi per le caldaie a gas, il Governo prova a riaprire la questione con un provvedimento che presenta già diverse criticità. Tra queste, l’uso di misure emergenziali invece di soluzioni strutturali per il sostegno economico di famiglie e imprese.

Violazione delle direttive europee da parte delle associazioni

Le associazioni sottolineano che continuare a sovvenzionare le caldaie a gas va contro le normative dell’Unione Europea, esponendo l’Italia a una possibile procedura di infrazione. Le attuali direttive stabiliscono che non è possibile incentivare impianti di riscaldamento che utilizzano gas fossile, nemmeno in via temporanea.

L’unica eccezione riguarda i sistemi ibridi, a condizione che almeno il 50% dell’energia provenga da fonti rinnovabili (in Germania il minimo è fissato al 65%). Di conseguenza, una caldaia a gas abbinata a una pompa di calore potrebbe essere agevolata solo per la componente rinnovabile.

Il falso mito delle caldaie “H-Ready”

Si parla spesso di caldaie compatibili con idrogeno o biometano, ma le normative europee chiariscono che per ottenere incentivi, l’impianto deve essere collegato fin dall’installazione a una rete che fornisca il 100% di questi combustibili. La semplice compatibilità non è sufficiente per giustificare agevolazioni economiche.

Se l’emendamento passasse, si arriverebbe a sovvenzionare indistintamente tutte le caldaie, senza alcun reale vincolo ambientale. Questo vanificherebbe gli obiettivi di decarbonizzazione e bloccherebbe la transizione verso soluzioni più sostenibili.

L’appello delle associazioni per tecnologie davvero sostenibili

Le associazioni chiedono che le risorse pubbliche vengano utilizzate per incentivare le pompe di calore, particolarmente per le famiglie a basso e medio reddito, che hanno più difficoltà a sostenere investimenti iniziali per soluzioni sostenibili.

Continuare a puntare sulle caldaie a gas significa condannare il Paese alla dipendenza dalle fonti fossili, con conseguenze sia economiche che ambientali. L’Italia deve investire in tecnologie che riducano l’impatto climatico e i costi energetici per le famiglie.

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