Pochi sanno che la Banca d’Italia è un soggetto privato ed in quanto tale assicura buoni profitti ai soci, anche se tra questi la parte del leone è fatta da Palazzo Chigi.
Il bilancio 2023 della Banca d’Italia rivela una perdita lorda di 7 miliardi (uno sprofondo che è attribuibile al cambiamento della politica monetaria della BCE). La banca centrale, per via delle operazioni sul mercato dei titoli, sia le operazioni di mercato aperto ordinarie sia quelle dettate negli ultimi 10 anni dai vari Quantitative Easing, ha in portafoglio una quantità importante di titoli di stato italiani. Quando aumentano i tassi d’interesse, i valori capitali dei titoli già emessi calano e da qui deriva il deprezzamento dello stock di debito in pancia a Banca d’Italia. Niente di cui preoccuparsi comunque, né per la stabilità del sistema economico né per il contributo concreto che la banca centrale fornisce ogni anno alle casse pubbliche sotto forma di dividendo.
Dividendo garantito dal fondo rischi generali
Ma anche per quest’anno il dividendo è assicurato grazie all’utilizzo del fondo rischi generali. Il bilancio chiude con un utile di 815 milioni, garantendo un utile per lo Stato di 615 milioni e un dividendo agli azionisti di 200 milioni, integrato da 140 milioni accantonati in precedenza. Negli ultimi cinque anni, la Banca ha versato profitti per 21,6 miliardi e 4 miliardi di imposte. Il governatore, Fabio Panetta, prevede che la perdita si ripeterà quest’anno, ma si attende un ritorno all’utile nel 2025.
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