Le recenti proiezioni economiche della Banca d’Italia mostrano che l’inflazione rimarrà su valori bassi nei prossimi anni. Secondo il Bollettino economico, l’inflazione al consumo si manterrà all’1,1% nel 2024 e poco sopra l’1,5% nel biennio 2025-2026. Questo trend di disinflazione è particolarmente lento nel settore dei servizi, a causa dei listini che si adeguano con ritardo e della domanda elevata nel turismo.
Le politiche monetarie rimangono restrittive, con la Federal Reserve e la Bank of England che mantengono invariati i tassi. Anche la Banca del Giappone segue la stessa linea. Nell’area dell’euro, l’attività economica cresce moderatamente con una disinflazione in attenuazione, soprattutto nei servizi. Le proiezioni dell’Eurosistema indicano che l’inflazione diminuirà al 2,5% nel 2024, raggiungendo il 2,2% nel 2025 e l’1,9% nel 2026.
In Italia, il PIL continua a crescere in modo contenuto, sospinto dal settore dei servizi e del turismo, nonostante una contrazione nelle costruzioni e nella manifattura. La crescita dell’occupazione è sostenuta, con il tasso di disoccupazione in ulteriore calo e una dinamica salariale robusta nel settore privato non agricolo.
Le proiezioni di Bankitalia offrono un quadro economico complessivamente positivo per l’Italia, con una bassa inflazione e una crescita moderata del PIL. Tuttavia, la disinflazione nel settore dei servizi e l’incertezza politica in Europa rimangono sfide da affrontare.
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