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Addio test d’ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, potrai iscriverti al primo semestre senza test: le novità

Pubblicato il: 21/05/2025

È in vigore da pochi giorni il decreto legislativo 15 maggio 2025, n. 71, con cui è stato riformato l’accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia (LM-41), odontoiatria e protesi dentaria (LM-46) e medicina veterinaria (LM-42).

Cosa cambia?
Sostanzialmente è stato eliminato il test iniziale nazionale unico: di conseguenza, chiunque abbia conseguito un diploma di scuola superiore potrà iscriversi al primo anno di tali corsi. Tuttavia, questo non comporta un’apertura totale e incondizionata all’intero percorso di studi. La selezione viene differita al termine del cosiddetto primo semestre filtro. Perché questa scelta? L’obiettivo del Governo è garantire più inclusività e meritocrazia, consentendo agli studenti di dimostrare le proprie competenze direttamente sul campo, affrontando veri esami universitari prima di essere selezionati definitivamente.

L'ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico sarà, in sostanza, subordinata al conseguimento di tutti i crediti formativi universitari (CFU) stabiliti per gli esami di profitto del semestre filtro e alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale, redatta dal Ministero sulla base del punteggio conseguito. Sono individuate, nelle aree di scienze biologiche, scienze chimiche e biochimiche, scienze fisiche, le discipline qualificanti comuni oggetto di insegnamento nel primo semestre delle classi dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico.

I CFU rappresentano, dunque, il cuore della nuova selezione: ogni esame superato nel primo semestre assegnerà dei CFU, e solo gli studenti che otterranno tutti quelli previsti potranno accedere alla graduatoria nazionale. Sarà essenziale, quindi, raggiungere il punteggio più alto possibile negli esami, per entrare nei posti disponibili del secondo semestre. L'iscrizione al semestre filtro è consentita per un massimo di tre volte.

Le prove d'esame, relative agli insegnamenti di cui si compone il semestre filtro, sono svolte secondo standard e modalità di verifica uniformi, definiti con successivi decreti ministeriali, la cui pubblicazione è attesa nelle prossime settimane.
In caso di ammissione al secondo semestre, ciascuno studente è immatricolato in una delle sedi universitarie indicate, secondo l'ordine di preferenza, in sede di iscrizione, ovvero in un'altra sede, sulla base della ricognizione dei posti disponibili non assegnati. Anche i criteri per la formazione della graduatoria di merito nazionale saranno stabiliti con decreto ministeriale, da adottarsi entro il 16 luglio. Nel caso in cui lo studente non abbia conseguito tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del semestre filtro, resta ferma l'autonomia delle università, ai sensi dell'articolo 33 della Costituzione, di prevedere il riconoscimento, anche solo parziale, dei CFU conseguiti, nel rispetto della normativa vigente, dei regolamenti di Ateneo e dei regolamenti didattici.

Si segnala, infine, come la riforma delle regole di accesso – che, dal 2025/2026, avrà un primo semestre libero con lo sbarramento spostato all’inizio del secondo e riservato a coloro che entreranno nella graduatoria nazionale sulla base dei voti negli esami di Biologia, Chimica e Fisica – non vale per i posti in lingua italiana messi a bando dalle università non statali (art. 8).


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