Pubblicato il: 09/04/2025
Durante un’audizione presso la commissione Finanze del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riscossione fiscale, il Generale Luigi Vinciguerra, responsabile del III Reparto operazioni della Guardia di Finanza, ha illustrato la strategia che verrà adottata per rafforzare i controlli e contrastare l’evasione.
Cos'è l’evasometro e qual è il suo meccanismo di azione
Non si tratta, in realtà, di uno strumento del tutto inedito: la sua prima implementazione, in via meramente sperimentale, risale al 2019, ma oggi, grazie ai progressi tecnologici e all’integrazione avanzata tra le diverse banche dati, si presenta in una versione altamente efficiente. L’elevata capacità di analisi consente di individuare rapidamente soggetti con elevati debiti fiscali e un alto profilo di rischio.
In particolare, attraverso questo strumento il Fisco potrà effettuare una migliore valutazione dei contribuenti che, pur essendo gravati da ingenti debiti con l’Erario, possiedono cospicui patrimoni, soprattutto all’estero. Il Generale Vinciguerra ha dichiarato che l’attività ispettiva sarà particolarmente stringente nei confronti di coloro che, pur avendo consistenti risorse economiche, omettono il pagamento delle imposte.
Le verifiche condotte con l’evasometro si basano su un sofisticato incrocio di dati, attraverso lo scambio automatico di informazioni fiscali secondo il Common Reporting Standard (CRS), l’analisi delle segnalazioni finanziarie provenienti da intermediari e i dati contenuti nell’archivio dei rapporti finanziari. Tale operazione permetterà di assegnare un punteggio di rischio fiscale ai contribuenti esaminati, al fine di definire priorità e strategie d’intervento.
Una novità significativa riguarda la cadenza del flusso di informazioni: la Guardia di Finanza ha richiesto che l’aggiornamento dei dati avvenga con frequenza mensile, rendendo possibile un monitoraggio costante dei movimenti finanziari dei soggetti a rischio. Lo scopo principale di questa iniziativa è prevenire l’aggravarsi dei debiti fiscali e individuare eventuali risorse occulte, anche al di fuori dei confini nazionali.
Ambiti di intervento e categorie sotto osservazione
Nel corso dell’audizione parlamentare, è stato sottolineato che i reparti della Guardia di Finanza sono stati istruiti a non concentrare le loro indagini su contribuenti con scarse possibilità di adempimento, come le imprese coinvolte in procedure concorsuali o le cc.dd. “società cartiere”. Queste ultime, in particolare, sebbene movimentino capitali ingenti grazie all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, non possiedono alcuna consistenza patrimoniale, risultando mere “scatole vuote”.
Un maggiore focus, invece, sarà rivolto alla chiusura irregolare delle partite IVA. Solo nel 2024, oltre 3.800 posizioni sono state cancellate per evidenti anomalie. L’evasione legata alla riscossione è un ulteriore elemento sotto esame, specialmente in presenza di condotte fraudolente come la simulazione di vendite o intestazioni fittizie di beni, finalizzate a occultare patrimoni.
L’evasometro sarà gestito dall’Unità Integrata Permanente di Analisi del Rischio (UIPAR), un organismo interistituzionale deputato a ottimizzare l’impiego delle risorse e a evitare la duplicazione delle attività di controllo.
Quali sono le soglie di rischio e gli strumenti di indagine?
Il Generale Vinciguerra ha indicato che la soglia oltre la quale scattano controlli approfonditi con l’evasometro è fissata a 50.000 euro di debito nei confronti del Fisco. Le indagini si concentreranno sulla ricostruzione della reale disponibilità patrimoniale dei soggetti coinvolti, prevenendo la dispersione di beni aziendali a fini illeciti.
Uno strumento fondamentale, in questo contesto, è la c.d. “Silver Notice”, un protocollo che consente di interrogare le banche dati finanziarie di oltre 50 paesi, permettendo di individuare asset occultati oltre confine.
Con questi mezzi, la Guardia di Finanza punta a rafforzare l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione fiscale, intervenendo in modo mirato e tempestivo su soggetti ad alto rischio.
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