Pubblicato il: 10/06/2025
Inoltre gli autovelox che non rispettano gli standard previsti dal Ministero dovranno essere disattivati dai Comuni, in attesa del completamento dell'iter per ottenere l'omologazione ministeriale: in caso contrario, qualsiasi sanzione elevata da apparecchi approvati – ma non omologati secondo le nuove regole – sarà dichiarata nulla da Prefetti e Giudici di Pace, e si rischia una valanga di ricorsi da parte degli automobilisti con costi legali enormi per le casse comunali.
Gli autovelox garantiscono, ogni anno, entrate milionarie alle amministrazioni locali insediate dal Salento alle Dolomiti. Il caso più eclatante è quello di un piccolo comune proprio delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che – nonostante conti poco più di 350 abitanti – ha incassato, nel triennio 2021-2023, la cospicua entrata di 1.265.822 euro grazie all’unico autovelox installato sul proprio territorio: l’equivalente di 3.616 euro a cittadino residente, come rivelato da Assoutenti.
Ma ne hanno beneficiato anche le casse dei Comuni del Salento: solo nel 2023, grazie agli apparecchi di rilevazione automatica della velocità, sono stati incassati oltre 8,7 milioni di euro in appena 4 comuni (4.770.631 euro Galatina, 1.830.484 euro Trepuzzi, 1.240.770 euro Cavallino, mentre il comune di Melpignano ha registrato 898.986 euro).
Adesso il quadro cambia: i Comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno disattivarli, pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti, anche in virtù di una recente sentenza della Cassazione che ha bocciato la circolare ministeriale che equiparava l'omologazione all'approvazione degli autovelox, ribadendo come le sanzioni elevate da apparecchi non omologati siano nulle.
Le criticità annesse a tale circostanza, si ricorda, erano affiorate a seguito della sentenza n. 10505 del 2024, dove la Corte di Cassazione ha ribadito come approvazione e omologazione siano da ritenersi procedimenti distinti e che la seconda – essendo indispensabile per garantire il funzionamento corretto dello strumento – costituisce il presupposto ai fini della validità legale delle multe. Con l’ordinanza n. 1332/2025, pubblicata lo scorso 14 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha ulteriormente consolidato la linea interpretativa secondo cui l’omologazione dell’autovelox è condizione necessaria per la legittimità delle sanzioni. Di qui la rilevata nullità dei verbali di accertamento e la revoca della decurtazione dei punti inflitta agli automobilisti.
Incisiva è stata, come si anticipava, la posizione manifestata dalla Suprema Corte rispetto alla circolare del Ministero dell’Interno del 23 gennaio 2025, nella quale si tentava una equiparazione funzionale tra approvazione e omologazione. Il Collegio di legittimità ha ritenuto tale argomento incompatibile con i principi del nostro ordinamento, considerato che le circolari amministrative non hanno valore normativo e non possono, dunque, modificare né disapplicare una norma di rango primario (nel caso di specie si tratta dell'art. 142 del Codice della strada), che prescrive la "debita omologazione" per i misuratori di velocità.
Come puntualizza la Suprema Corte, omologazione e approvazione sono due procedimenti distinti: l'omologazione rappresenta il procedimento avente lo scopo di verificare l'efficacia e il corretto funzionamento degli autovelox e la loro rispondenza a determinate caratteristiche tecniche ovvero, in sostanza, a conferire valore legale di prova alle fotografie scattate e alla velocità rilevata.
La maggiore importanza dell'omologazione sta, quindi, nella funzione pubblicistica di garanzia: con essa si certifica che l’intero processo di rilevazione della velocità sia conforme alle esigenze di precisione, legalità e tutela dei diritti dei cittadini. Affidarsi solo all’approvazione – generalmente rilasciata in fase di prima immissione sul mercato – non è sufficiente a soddisfare questi criteri.
L'omologazione, essendo indispensabile per garantire il funzionamento corretto dello strumento, costituisce, quindi, il presupposto ai fini della validità legale delle multe.
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