Pubblicato il: 21/03/2025
Il messaggio Inps è un testo atteso, perché fornisce istruzioni operative in merito ad una prestazione universale rivolta a persone non più autosufficienti ed erogata a specifiche condizioni. Inoltre, il messaggio anticipa la pubblicazione del decreto attuativo necessario per poter fare richiesta della prestazione – e sottoscritto pochi giorni fa dal Ministro del Lavoro – focalizzandosi sui controlli previsti, ai fini di sondare l'effettiva sussistenza del diritto al contributo mensile.
Il bonus – pari a 850 euro mensili – è finalizzato al sostegno delle spese contrattuali per l’assunzione di badanti e per quelle di cura e assistenza e, infatti, è erogato a chi versa in condizione di non autosufficienza, ossia a chi è incapace di provvedere a se stesso in modo autonomo perché affetto da una disabilità fisica, psichica, sensoriale o relazionale. I requisiti di accesso all'assegno mensile erano, però, già stati definiti da un precedente messaggio dell'istituto, il n. 4490 del 2024; ricordiamoli di seguito:
- almeno 80 anni d’età;
- valore ISEE sociosanitario ordinario, e in corso di validità, non superiore a 6.000 euro;
- titolarità dell'indennità di accompagnamento o presenza dei requisiti per ottenerla;
- livello di bisogno assistenziale gravissimo.
Come accennato, il messaggio n. 949 offre chiarimenti in merito ai controlli, compiuti in via automatica dopo l'invio della domanda del bonus 850 euro, per acclarare la presenza dei requisiti di erogazione. Come si legge nel testo dell'Inps, se i controlli si riveleranno positivi, nell'iter di gestione della prestazione sarà evidenziato lo stato di avanzamento della pratica, e – in particolare – saranno rilevati:
- la presa in carico della domanda, in caso di sussistenza dei requisiti, e l’inoltro della richiesta alla Commissione Medico Legale Inps per l’individuazione del livello assistenziale gravissimo;
- l’invio alla struttura territoriale competente nei casi di insussistenza di uno o più requisiti.
Oltre al controllo sull'effettivo diritto all'indennità di accompagnamento, in riferimento al controllo sul requisito economico, Inps rimarca che colui il quale voglia accedere alla prestazione universale deve essere in possesso della citata attestazione Isee al momento della presentazione della relativa domanda.
In particolare:
- per i soli mesi di gennaio e febbraio è possibile, in assenza di Isee sociosanitario dell’anno corrente valido, fare riferimento a quello con scadenza al 31 dicembre dell’anno anteriore;
- dal mese di marzo, invece, il beneficiario deve obbligatoriamente essere in possesso dell’Isee valido per l’anno in corso, pena la sospensione dell’erogazione del bonus anziani mensile. Il pagamento riprenderà regolarmente, con efficacia retroattiva, dal momento della presentazione, da parte del richiedente, della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), correttamente attestata e non maggiore di 6.000 euro, valida per l’anno 2025 (ferma restando la presenza degli altri requisiti di accesso).
Inoltre, l'Inps chiarisce che – in caso di una nuova DSU a cui consegua un ISEE maggiore di 6.000 euro – il beneficio decade. Per quanto riguarda, invece, l'accertamento del livello di bisogno assistenziale gravissimo, l'Inps nel messaggio del 18 marzo illustra un doppio criterio (sanitario e sociale) di individuazione di tale livello di bisogno.
Ricordiamo, inoltre, che il nuovo bonus anziani non autosufficienti è composto da due diverse quote. Come spiega il messaggio Inps del 18 marzo, richiamando il precedente messaggio n. 4490, abbiamo infatti:
- una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento, versata in base alle modalità già in uso;
- una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, per un ammontare oggi pari a 850 euro mensili, versata con uno specifico pagamento predisposto dall'iter automatizzato della piattaforma “Prestazione Universale”.
Concludendo, rimarchiamo che il decreto attuativo del bonus anziani da 850 euro, di cui all'art. 34, comma 4 del d. lgs. 29/2024, è in attesa della registrazione presso la Corte dei Conti. Dopo queste formalità finali sarà effettivamente possibile fare domanda per la prestazione universale.
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