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Bonus anziani 2025, in arrivo i pagamenti, 850 euro mensili dall’INPS per gli anziani non autosufficienti: i requisiti

Pubblicato il: 30/05/2025

A partire dal prossimo mese di giugno, l'INPS provvederà ad erogare – in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 – il nuovo bonus per gli anziani da 850 euro mensili, denominato ufficialmente Prestazione Universale. Nel messaggio n. 1401 del 5 maggio 2025, l'Istituto previdenziale ha dato ulteriori dettagli sull'accertamento dei requisiti, nonché sulle modalità di controllo da parte delle strutture territoriali dell’Istituto.

Al riguardo si ricorda che il riconoscimento della prestazione per gli anziani è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

  • età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico-legale dell’INPS, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione tecnico-scientifica nominata il 16 ottobre 2024 con D.M. n. 155/2024 e approvate con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 19 dicembre 2024;
  • un valore ISEE non superiore a euro 6.000;
  • la titolarità dell'indennità di accompagnamento attiva. In caso di sospensione il contributo economico non sarà riconosciuto.
Nel dettaglio, il livello di bisogno assistenziale è gravissimo nei seguenti casi:
  • persone in condizione di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure di Stato di Minima Coscienza (SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS)<=10;
  • persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7);
  • persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS)>=4;
  • persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
  • persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo <= 1 ai 4 arti alla scala Medical Research Council (MRC), o con punteggio alla Expanded Disability Status Scale (EDSS) >= 9, o in stadio 5 di Hoehn e Yahr mod;
  • persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall'epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell'orecchio migliore;
  • persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
  • persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) <= 8;
  • ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.
L'Istituto previdenziale ha, inoltre, precisato che si considera "persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, anche da più persone contemporaneamente, l'interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o addirittura alla morte.

La Prestazione Universale sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da:

  • una quota fissa monetaria, corrispondente all'indennità di accompagnamento. Questa quota sarà, quindi, erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell’indennità di accompagnamento;
  • una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, pari ad euro 850 mensili, come contributo al costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici o per l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate. Questa quota integrativa viene, invece, erogata tramite specifico pagamento, predisposto attraverso la piattaforma “Prestazione Universale”.
L'assegno di assistenza, pertanto, si aggiunge all’indennità di accompagnamento, fissata per l'anno in corso a 531,75 euro. Facendo la somma, si arriva così a un totale di 1.381,76 euro al mese. Una cifra, questa, che non concorre alla formazione del reddito a fini fiscali e non potrà essere soggetta a pignoramento.

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