Pubblicato il: 24/04/2025
Non esiste un solo tipo di protesi acustica. Sul mercato si trovano apparecchi diversi per:
- funzionalità e livello tecnologico;
- autonomia della batteria;
- fascia di prezzo;
- personalizzazione delle impostazioni.
Bonus ASL per protesi acustiche: come richiedere il rimborso
Chi ha ricevuto una diagnosi che conferma la necessità di una protesi acustica può accedere a un contributo economico previsto dall’ASL. La procedura di richiesta, sebbene variabile da regione a regione, segue in linea generale questi passaggi:
- richiedere al medico di base una prescrizione per una visita specialistica con otorino e un esame audiometrico;
- effettuare la visita e, in caso di esito positivo, farsi rilasciare la prescrizione dell’apparecchio;
- recarsi presso un centro acustico autorizzato portando con sé la prescrizione dell’otorino, il referto audiometrico, il codice fiscale e il documento d’identità, l’eventuale certificazione di invalidità civile.
Chi può ottenere gratuitamente un apparecchio acustico con l’ASL
L’erogazione gratuita degli apparecchi acustici è riservata a determinate categorie di cittadini con difficoltà uditive riconosciute. Tra i beneficiari del rimborso integrale da parte del SSN rientrano:
- soggetti con invalidità pari o superiore al 74%, certificata ai sensi della Legge 104;
- persone affette da sordità bilaterale permanente o congenita;
- bambini e adolescenti con deficit uditivi di qualsiasi entità;
- titolari di invalidità totale (100%);
- persone con almeno il 33,5% di invalidità, se l’ipoacusia è tra le cause riconosciute;
- invalidi civili o di guerra;
- soggetti con invalidità parziale già riconosciuta, che documentino un aggravamento dell’udito.
Molti anziani con problemi di udito possono ricevere gratuitamente un apparecchio grazie alla copertura dell’ASL. Per usufruire dell’agevolazione devono avere:
- un grado di invalidità pari ad almeno il 74%;
- gravi difficoltà comunicative o motorie.
Apparecchi acustici: meglio quelli ASL o quelli di nuova generazione?
Le protesi acustiche erogate gratuitamente dalle ASL sono dispositivi essenziali, pensati per garantire un ascolto sufficiente e contrastare i disagi causati dall’ipoacusia. Tuttavia, rispetto agli apparecchi di nuova generazione disponibili sul mercato, presentano alcune limitazioni.
Dal punto di vista della qualità dell’ascolto, le protesi base offerte dalle ASL permettono una percezione sonora adeguata ma meno definita, mentre quelle moderne garantiscono un suono nitido, più naturale e fedele all’ambiente circostante.
Anche il comfort rappresenta una differenza importante: i modelli forniti dal Servizio Sanitario sono generalmente più ingombranti e pesanti, quindi meno confortevoli da indossare, soprattutto per periodi prolungati. Al contrario, gli apparecchi più recenti sono progettati per essere leggeri, ergonomici e poco invasivi, aumentando notevolmente la tollerabilità quotidiana.
Dal punto di vista estetico, i dispositivi base risultano spesso più visibili e ingombranti, mentre i modelli digitali moderni sono compatti, discreti, talvolta quasi invisibili, pensati per integrarsi perfettamente con la fisionomia dell’orecchio.
Le funzionalità di regolazione costituiscono un ulteriore elemento distintivo: le protesi ASL hanno impostazioni standard, limitate e poco personalizzabili, mentre gli apparecchi digitali offrono ampie possibilità di personalizzazione, con regolazioni precise in base all’ambiente e alle preferenze dell’utente.
Infine, un aspetto molto rilevante è la presenza della tecnologia wireless: i dispositivi base forniti dall’ASL ne sono spesso sprovvisti, o la integrano in forma molto limitata. Al contrario, i modelli avanzati possono connettersi via Bluetooth a telefoni, TV, tablet e altri dispositivi, offrendo un’esperienza d’ascolto interattiva, immersiva e altamente tecnologica.
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