Written by 4:40 pm Views: [tptn_views]

Bonus bollette 2025, fino a 500 euro al mese contro il caro-energia: ecco a chi spetta, i requisiti e come richiederlo

Pubblicato il: 04/03/2025

Per contrastare l’aumento dei costi dell’energia e alleggerire il peso delle utenze su cittadini e imprese, il governo ha varato il Bonus bollette, un pacchetto di interventi economici che prevede agevolazioni sulle tariffe di luce e gas, riduzioni fiscali e maggiore trasparenza nelle offerte contrattuali. L’obiettivo è quello di arginare l’impatto dell’inflazione energetica con misure immediate e mirate.
Lo stanziamento complessivo è di tre miliardi di euro, ripartiti tra famiglie e aziende. Alle prime è destinato un fondo di 1,6 miliardi, mentre 1,4 miliardi andranno a sostenere il settore produttivo. Per i nuclei con un Isee fino a 25.000 euro è previsto un sostegno di 200 euro, ma il beneficio maggiore riguarda coloro che si trovano al di sotto della soglia di 9.530 euro, per i quali il contributo può arrivare fino a 500 euro. Una misura che punta a offrire un aiuto concreto a migliaia di famiglie in difficoltà.

Requisiti e modalità di richiesta
La maggior parte delle risorse verrà destinata al potenziamento del già operativo bonus sociale per l’energia. Il sistema di erogazione è automatico: chi possiede un Isee fino a 9.530 euro e ha un massimo di tre figli a carico riceverà lo sconto per un anno, mentre per le famiglie con almeno quattro figli il limite sale a 20.000 euro.
Dal marzo 2025 la soglia sarà portata a 25.000 euro, permettendo a un numero maggiore di nuclei di accedere all’agevolazione. Tuttavia, per ottenere il beneficio è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) e ottenere l’attestazione Isee. Una volta verificata la documentazione, il bonus verrà riconosciuto automaticamente per un anno, senza bisogno di ulteriori richieste o attese burocratiche.

Le famiglie con un Isee fino a 25.000 euro riceveranno un contributo di 200 euro per tre mesi, mentre per coloro che rientrano nella fascia più bassa (sotto i 9.530 euro) sono previsti importi maggiorati, che variano da 167,90 euro per nuclei di due persone fino a un massimo di 240,90 euro per quelli più numerosi.
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) provvederà ad aggiornare le soglie per il gas da marzo, mentre lo sconto sarà accessibile anche per il servizio idrico con le stesse modalità previste per l’energia elettrica. Un aiuto che, per quanto utile, non risolve il problema alla radice e lascia aperta la necessità di un intervento più strutturale.
Per usufruire del bonus, però, non sono sufficienti i soli requisiti ISEE: ulteriore condizione, infatti, è che il contratto di fornitura sia intestato ad uno dei componenti del nucleo familiare.
La fornitura, poi, deve avere una tariffa per uso domestico e dev’essere attiva o, al più, momentaneamente sospesa per morosità.

La strategia dell’esecutivo
Prima dell’approvazione ufficiale del decreto, la presidente del Consiglio ha riunito i principali esponenti dell’esecutivo per un confronto sulle misure da adottare. All’incontro hanno preso parte i vicepremier, il ministro dell’Ambiente, il responsabile dell’Economia Giancarlo Giorgetti e altri membri chiave del governo. Durante la discussione sono state valutate diverse ipotesi di intervento, analizzando le proiezioni economiche e l’impatto delle misure. La scelta finale è stata quella di adottare un piano immediato, destinato ad alleviare l’emergenza nel breve periodo.
A seguito della riunione, la premier Giorgia Meloni ha illustrato i dettagli del provvedimento con un video diffuso sui suoi canali social, mentre i ministri, in conferenza stampa, hanno spiegato le singole misure varate.

Le critiche dell’Unione Nazionale Consumatori
L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha espresso forti perplessità sul decreto, considerandolo insufficiente. Il vicepresidente Marco Vignola ha riconosciuto l’ampliamento della platea dei beneficiari come un passo avanti, ma ha criticato la durata limitata del bonus, definendola una soluzione temporanea che non risolve il problema alla radice.
Secondo l’Unc, garantire aiuti per soli tre mesi significa offrire un sollievo momentaneo a chi ha difficoltà nel pagamento delle bollette, senza affrontare il nodo centrale del caro-energia. L’associazione ritiene che il continuo ricorso a proroghe e misure emergenziali non sia una strategia sostenibile. Inoltre, il tempismo dell’erogazione viene giudicato inadeguato: molte famiglie riceveranno il contributo quando l’inverno sarà già terminato, con il paradosso che l’importo del bonus potrebbe superare il costo effettivo della bolletta.


Vai alla Fonte [mc4wp_form id="5878"]
Close