Pubblicato il: 01/11/2025
- detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio;
- rimozione delle barriere architettoniche;
- agevolazioni per l’acquisto e la costruzione di posti auto;
- agevolazioni per l’acquisto di immobili già ristrutturati;
- detrazione degli interessi passivi sui mutui.
Bonus casa e Sisma bonus
La legge di bilancio 2025 introduce rilevanti modifiche ai bonus casa. Nella specie le novità relative al bonus casa possono essere riassunte nei seguenti punti:
- dal bonus casa vengono espunte le spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili;
- chi esegue lavori di ristrutturazione straordinaria sulle prime case, per tutto il 2025, può continuare a beneficiare della detrazione Irpef al 50% sul tetto di spesa a 96.000 euro (esattamente come previsto nel 2024). L’aliquota scende al 36% nel 2026 e nel 2027, da calcolare sempre su una spesa massima di 96.000 euro;
- passando alle seconde case, a partire dal 1° gennaio 2025 entra in vigore la nuova aliquota del 36% sul tetto di spesa di 96.000 euro. Tale aliquota è destinata a passare al 30% nel 2027 e nel 2028.
Anche per il sismabonus vengono rimodulate le aliquote utilizzabili per gli interventi di riduzione del rischio sismico. Il sismabonus sarà esteso al triennio 2025-2027 con le seguenti aliquote: 36% nel 2025 e 30% nel biennio 2026-2027.
Nel caso in cui le spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale, l’aliquota aumenta: al 50% nel 2025 e al 36% nel biennio 2026-2027.
Detrazione box auto
La detrazione Irpef per il recupero del patrimonio edilizio spetta (nella stessa misura e con regole simili) anche per l’acquisto o la realizzazione di posti auto pertinenziali.
In particolare, l’agevolazione è riconosciuta:
- per interventi di realizzazione di parcheggi (autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune), purché vi sia o venga creato un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa. Per “realizzazione” di autorimesse o posti auto si intendono, ai fini della detrazione, solo gli interventi di “nuova costruzione”. La detrazione, pertanto, non spetta se il box auto è venduto dall’impresa proprietaria di un edificio che ha effettuato l’intervento di ristrutturazione dell’immobile ad uso abitativo con cambio di destinazione d’uso;
- per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati dall’impresa costruttrice. In questo caso la detrazione spetta solo per le spese imputabili alla loro realizzazione, che devono essere comprovate da apposita attestazione rilasciata dal venditore.
Bonus barriere architettoniche 2025
Il bonus barriere architettoniche prevede un’aliquota di detrazione pari al 75% ed è relativo a interventi destinati a migliorare l’accessibilità e la mobilità all’interno di edifici residenziali. Sono ammesse al beneficio solo le spese sostenute per:
- installazione di ascensori e montacarichi;
- realizzazione di rampe di accesso;
- sostituzione di gradini con scivoli;
- adeguamento di bagni, infissi e altre strutture funzionali alla mobilità;
- interventi che prevedono l’installazione di tecnologie avanzate per agevolare le persone con disabilità motorie e sensoriali.
Quanto al tetto di spesa, restano invariati i limiti:
- 50.000 € per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti;
- 40.000 € per unità immobiliari in edifici da 2 a 8 unità;
- 30.000 € per unità immobiliari in edifici con più di 8 unità.
Superbonus
Dal 2025, il Superbonus sarà fortemente ridimensionato: la detrazione del 65% sarà concessa esclusivamente per lavori già avviati e non possono essere agevolati nuovi interventi nel 2025.
Tuttavia, per gli interventi già iniziati è necessario che siano soddisfatte le seguenti condizioni al 15 ottobre 2024:
- presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) per interventi non condominiali;
- adottata la delibera assembleare e presentata la CILA per interventi condominiali;
- presentata l’istanza per il titolo abilitativo, in caso di demolizione e ricostruzione.
Pertanto, coloro i quali non hanno ancora posto in essere alcuna attività preliminare – entro la data del 15 ottobre 2024 – non potranno accedere al Superbonus, che si configura così come una misura destinata a esaurirsi.
A poter usufruire del Superbonus 2025 saranno solo condomini ed edifici con 2-4 unità immobiliari, anche appartenenti a un unico proprietario, strutture socio-assistenziali, Onlus e immobili situati nei crateri sismici. Sono invece escluse le villette unifamiliari.
Inoltre, l’art. 8, comma 3, lett. b) della legge di bilancio dispone che, per i lavori eseguiti nel 2023, è possibile optare per una detrazione ripartita su 10 anni anziché 4, tramite una dichiarazione integrativa da presentare entro il termine per la dichiarazione dei redditi del 2024. È bene, però, evidenziare che tale scelta è irrevocabile.
Per gli interventi successivi, dal 2024 in poi, le detrazioni saranno obbligatoriamente spalmate su 10 anni, una scelta che, se da un lato agevola chi ha una bassa capienza fiscale, dall’altro può creare difficoltà a chi necessita di un rientro rapido delle spese. L’agevolazione del 65% coprirà interventi di efficientamento energetico, come l’isolamento termico e l’installazione di impianti fotovoltaici, lavori di consolidamento strutturale per la sicurezza sismica e opere di ristrutturazione edilizia. Gli interventi devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Per richiedere il Superbonus al 65%, è necessario:
- verificare che gli interventi da realizzare siano tra quelli ammessi;
- sottoporre l’edificio a una diagnosi energetica prima e dopo i lavori;
- realizzare i lavori e conservare tutta la documentazione necessaria;
- riportare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi per ottenere la detrazione.
Il termine ultimo per fruire dell’agevolazione è il 31 dicembre 2025.
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