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Bonus figli 2025, ecco tutti gli incentivi disponibili per le famiglie, requisiti e come fare domanda: la guida completa

Pubblicato il: 17/09/2025

Diventare genitori è una scelta impegnativa. Vediamo insieme le principali misure predisposte dal nostro legislatore per affrontarla al meglio.

Assegno di maternità dei Comuni: un aiuto per le mamme che non lavorano
L'assegno di maternità di base – noto anche come "assegno di maternità dei Comuni"- è un contributo mensile concepito per sostenere finanziariamente la genitorialità, intervenendo così a favore delle famiglie più vulnerabili.
L'accesso a questo sostegno è vincolato a specifiche condizioni reddituali, stabilizzate attraverso l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). La funzione di questo indicatore è quella di determinare in modo equo la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie: esso è – proprio per questa ragione – soggetto a stringenti controlli da parte dell'amministrazione finanziaria.

L'importo relativo è lo stesso in tutti i Comuni e viene aggiornato annualmente in base all'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI). L'adeguamento annuale dell'assegno di maternità – si rammenta – deriva dalle disposizioni contenute nell'art. 13, comma 4, del DPCM 5 dicembre 2013, n. 159, le quali stabiliscono che gli importi delle prestazioni sociali legate all'ISEE vengano rivalutati in base alla variazione media dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo. In tal modo si garantisce che il valore dell'assegno si mantenga allineato al costo della vita.

Ecco gli importi dell'assegno di maternità stabiliti per il 2025:

  • l'importo totale è pari a 2.037 euro;
  • l'importo mensile è pari a 407,40 euro;
  • la soglia di ISEE massimo per accedere è pari a 20.382,90 euro.

Bonus Asilo Nido: un aiuto concreto per chi ha bimbi piccoli
Chi ha figli sotto i tre anni può beneficiare del Bonus Asilo Nido, destinato alle famiglie che iscrivono i bambini a un asilo pubblico o privato autorizzato, oppure per coprire assistenza domiciliare in caso di gravi patologie croniche che impediscono la frequenza.
Per i nati dal 1° gennaio 2024, il contributo può arrivare fino a 3.600 euro annui (con ISEE fino a 40.000 euro), suddiviso in 11 rate mensili. In caso di ISEE più alto, l'importo si riduce fino a un minimo di 1.500 euro annui. La domanda va inviata entro il 31 dicembre 2025 tramite il portale INPS. Il bonus non è cumulabile con le detrazioni fiscali per le spese dell'asilo nido.

Assegno Unico Universale: un sostegno stabile per tutte le famiglie con figli
Tra le misure centrali a supporto delle famiglie c'è anche l'Assegno Unico Universale, destinato a tutti coloro che hanno figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni (senza limiti di età in caso di disabilità). L'importo dell'assegno varia in base a diversi fattori: reddito familiare (ISEE), numero ed età dei figli, eventuali condizioni di disabilità.
Nel 2025, l'importo mensile va da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore (con ISEE fino a 17.227,33 euro), fino a un minimo di 57,5 euro per chi ha un ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro o non lo presenta. Il valore può essere ulteriormente aumentato grazie a specifiche maggiorazioni, come quelle per madri under 21, famiglie numerose o presenza di figli piccoli.

Congedo parentale: più flessibilità e tutela per mamma e papà lavoratori
Il congedo parentale resta una risorsa preziosa per chi lavora come dipendente e ha figli fino a 12 anni di età. Nel 2025, la misura è stata potenziata: tre mesi di congedo sono retribuiti all'80% dello stipendio (anziché solo due come in passato), da suddividere tra i genitori.
Ogni genitore ha diritto a un periodo di astensione dal lavoro, fino a un massimo complessivo di 11 mesi tra entrambi. Il congedo può essere fruito in modo continuativo o frazionato, ed è necessario presentare domanda online all'INPS, dopo aver avvisato il datore di lavoro con almeno 5 giorni di anticipo.
Si ricorda poi che, con la sentenza n. 115 del 21 luglio 2025, la Corte Costituzionale ha riconosciuto il congedo di paternità obbligatorio alla lavoratrice che sia genitore intenzionale in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile. Le istruzioni operative sono state così riepilogate dall'INPS con messaggio del 7 agosto 2025:

  • la comunicazione di fruizione va fatta al datore di lavoro, che anticipa l'indennità per conto dell'INPS;
  • se non è previsto l'anticipo, la domanda va presentata direttamente all'INPS;
  • per le dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, la richiesta si presenta esclusivamente al datore di lavoro;
  • il diritto spetta solo se la madre intenzionale risulta genitore nei registri dello stato civile o a seguito di adozione, affidamento o collocamento.

Bonus Nuovi Nati 2025: un aiuto concreto per le famiglie
Questo contributo una tantum da 1.000 euro è destinato ai genitori che, nel corso del 2025, hanno avuto un bambino o hanno concluso un’adozione. Per riceverlo, è necessario presentare domanda entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione, e occorre avere un ISEE minorenni inferiore a 40.000 euro. Il bonus è erogato fino all’esaurimento delle risorse stanziate, pari a 330 milioni di euro per l’anno in corso. Un incentivo importante, soprattutto per chi si trova ad affrontare le prime spese legate alla nascita o all’inserimento del bambino nella nuova famiglia.

Fondo Dote per la Famiglia: un sostegno per le spese extra
Con la firma ufficiale di un DPCM, lo scorso 15 luglio, da parte dei Ministri dello Sport, dell'Economia e del Lavoro, nasce il Fondo Dote per la Famiglia, destinato a coprire – almeno in parte – le spese per corsi sportivi e attività extra-scolastiche rivolte a bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni. Il contributo si rivolge ai nuclei familiari con un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per ogni figlio che rientra nella fascia d'età prevista, è possibile ottenere fino a 300 euro per coprire le spese di iscrizione a corsi sportivi organizzati da enti accreditati.
Ogni famiglia può ricevere il bonus per un massimo di due figli. È importante sottolineare che il contributo non sarà versato direttamente al genitore, ma assegnato all'ente sportivo che organizza il corso scelto. In questo modo si garantisce un utilizzo tracciabile e coerente della somma.


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