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Bonus genitori separati, in arrivo fino a 9.600 euro, misura sbloccata dopo quattro anni: ecco a chi spetta e requisiti

Pubblicato il: 26/02/2025

Sono ormai trascorsi quattro anni da quando venne varata questa misura e ora, finalmente, ci siamo: la procedura per ricevere il bonus genitori separati è in procinto di essere operativa.
Adesso, infatti, chi ha presentato la domanda entro il 31 marzo 2024 (termine poi prorogato fino al 2 aprile 2024) non dovrà fare altro che aspettare l’erogazione da parte dell’Inps, che avverrà con un pagamento in un’unica soluzione, fino a un massimo di 9.600 euro (per chi ha diritto all’importo pieno).

La misura – si ricorda – era stata introdotta nell’ambito del c.d. decreto sostegni e, nella specie, dall'art. 12-bis, comma 1, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, con cui venne istituito un fondo per il sostegno in favore dei genitori separati o divorziati in stato di bisogno, al fine di garantire la continuità di erogazione dell'assegno di mantenimento, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2022.

Tale fondo mirava a garantire un contributo al genitore che non avesse ricevuto, del tutto o solo parzialmente, l'assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data nella quale era venuto a cessare lo stato di emergenza epidemiologica dovuto al Covid).

Ma, più nel dettaglio, chi beneficerà del contributo?

Il contributo predetto, in base ai requisiti richiesti dalla normativa menzionata, spetta al genitore in stato di bisogno e tenuto a provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori o dei figli maggiorenni portatori di disabilità grave ai sensi dell'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Nel periodo dell'emergenza sanitaria i figli devono essere stati conviventi con il genitore che ha richiesto tale misura.

Come predetto, requisito è che tale genitore non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l'assegno di mantenimento a causa dell'inadempienza del genitore, ex-coniuge o ex-convivente, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica, nel periodo di cui si è detto sopra e a causa della riduzione, sospensione o cessazione dell'attività lavorativa per almeno 90 giorni o a motivo della riduzione del proprio reddito almeno del 30% rispetto al reddito del 2019.
Per quanto riguarda l'individuazione dei criteri per lo stato di bisogno, il reddito del richiedente relativo all'anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento deve essere stato inferiore o uguale ad euro 8.174,00.

La correttezza dei requisiti di accesso è stata verificata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, operazione che ha richiesto un lavoro enorme. Di qui i lunghi tempi di attesa.

Ai fini dell'erogazione del bonus, verrà considerata la disponibilità del fondo rispetto al numero dei beneficiari e fino a esaurimento delle risorse. Se il fondo sarà rifinanziato, l’Inps attiverà nuove finestre di domanda online.


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