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Bonus mamme lavoratrici, in arrivo un aumento, fino a 480 euro a dicembre: ecco le novità, requisiti e come fare domanda

Pubblicato il: 04/08/2025

Con l’entrata in vigore del D.L. 30 giugno 2025, n. 95, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149/2025, lo Stato introduce un nuovo contributo economico per le mamme lavoratrici che si trovano in determinate condizioni. Il sostegno ammonta a 40 euro al mese per ogni mese o frazione di mese lavorato e viene calcolato sull’intero anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.
Non si tratta, però, di un aiuto universale: è rivolto solo alle madri con almeno due figli e un reddito da lavoro annuo non superiore a 40.000 euro. Per rientrare nella platea delle beneficiarie bisogna anche appartenere a una delle seguenti categorie:
  • madri con due figli, con contratto a tempo determinato o indeterminato, libere professioniste o lavoratrici autonome, che potranno ricevere il bonus fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo;
  • madri con tre o più figli, sempre che siano autonome, libere professioniste o con contratto a tempo determinato, che riceveranno il contributo fino al diciottesimo compleanno del figlio minore.

Niente più bonus mensile: arriva il pagamento unico annuale
Una delle principali novità introdotte dal decreto è il nuovo meccanismo di erogazione del bonus. Se in passato si parlava di versamenti mensili, oggi il contributo sarà cumulato per tutto l’anno e pagato in un’unica soluzione a dicembre. In pratica, una lavoratrice che avrà svolto attività lavorativa per tutti i 12 mesi potrà ricevere fino a 480 euro.
Attenzione, però: il pagamento non è automatico. Per ottenerlo, bisogna presentare domanda all’INPS, che controllerà il rispetto dei requisiti e poi verserà l’importo senza alcuna tassazione o contributo previdenziale. Infatti, secondo quanto stabilito dal decreto, il bonus non concorre alla formazione del reddito: significa che non si paga l’IRPEF e non viene calcolato ai fini INPS o fiscali.
Resta l’esonero dei contributi IVS per chi ha tre figli
Oltre al nuovo bonus annuale, il governo ha confermato anche un’altra importante misura a favore delle madri lavoratrici, introdotta con la Legge di Bilancio 2024 (art. 1, comma 180). Si tratta dell’esonero del 100% dei contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) per le lavoratrici con tre o più figli, a tempo indeterminato. Il beneficio sarà valido fino al 31 dicembre 2026, ma con due condizioni:
  • il contributo si applica solo fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo;
  • il vantaggio economico è limitato a 3.000 euro annui, ovvero 250 euro al mese.

Questo esonero si traduce in una busta paga più pesante, poiché la lavoratrice riceverà direttamente quanto normalmente versato all’INPS. Tuttavia, il datore di lavoro continuerà a versare i contributi, quindi non ci saranno penalizzazioni sul calcolo della pensione.
Rischi e scadenze
Il nuovo Bonus mamme lavoratrici 2025 rappresenta un passo avanti nel sostegno alla genitorialità, ma non sarà accessibile a tutte se non si rispettano tempistiche e regole. Il fatto che venga erogato in un’unica tranche a dicembre, infatti, implica che chi non presenta la domanda entro i termini previsti rischia di perdere tutto. È, quindi, indispensabile informarsi per tempo e avere sempre sotto mano i documenti che attestano il reddito, il contratto di lavoro e i dati dei figli.
Questo bonus, insieme all’esonero contributivo, va letto come parte di un disegno più ampio di politiche sociali, che finalmente iniziano a riconoscere il valore del lavoro femminile e del ruolo materno nella società. Tuttavia, sono ancora molte le lavoratrici escluse dalle misure, in particolare chi ha contratti saltuari, part-time ciclici o redditi variabili.


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