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Bonus spese scolastiche 2025, fino a 190 euro per tutti, non c’è bisogno dell’ISEE e di fare domanda: ecco come funziona

Pubblicato il: 31/01/2025

Esiste, ed è confermato per l'anno in corso, un bonus fiscale rivolto specificamente ai genitori con figli studenti e, anzi, per il 2025 è stato oggetto di potenziamento, in virtù dell'ultima legge di Bilancio. Passando da un massimo di 152 ad un massimo di 190 euro, detta agevolazione consiste in una detrazione Irpef espressamente prevista al fine di sostenere la genitorialità in un periodo di evidente calo demografico. Essa si somma ad una rete di agevolazioni fiscali e altre misure di supporto, come l'assegno unico figli a carico oppure il bonus asilo nido. Essendo una detrazione, riduce direttamente l'Irpef da pagare, a differenza della deduzione che ridurrebbe il c.d. reddito imponibile.

Vero è che se, da un lato, l'istruzione è essenziale per la formazione e per la costruzione del futuro dei figli, dall'altro le relative spese possono influire in modo significativo sul bilancio mensile della famiglia. Ecco perché esiste anche questo specifico bonus fiscale, rivolto a genitori con figli a carico e studenti e avente le seguenti caratteristiche:

  • è applicato al di là del dato dell'ISEE o dell'età anagrafica del giovane;
  • vale nei confronti di chi ha figli che frequentano la scuola dell’infanzia, la scuola elementare (primaria di primo grado), la scuola media (secondaria di primo grado) oppure la scuola superiore (secondaria di secondo grado).
Tra le spese detraibili troviamo, ad esempio, quelle per i corsi di lingua, di musica, di arte, quelle per le gite scolastiche oppure per la mensa, come anche i costi per le tasse per il diploma e l'esame di Stato. Mentre, tra i costi che non possono essere oggetto di detrazione Irpef, troviamo quelli per l'acquisto di libri o zaini, ossia le spese per il materiale didattico necessario allo studente.

La detrazione Irpef spese scolastiche non è ovviamente riconosciuta in automatico, ma va richiesta al momento della dichiarazione dei redditi, perché si calcola sulle spese effettivamente sostenute per l’istruzione.

Inoltre, al fine di sfruttare tale agevolazione, non occorre – si precisa – una domanda ad hoc del genitore, ma più semplicemente è sufficiente indicare le spese nel modello 730, in particolare nel quadro E – voce "oneri e spese" – e righi tra E8 a E12. Inoltre deve essere utilizzato il codice 12 perché sono portate in detrazione le spese legate alla frequenza scolastica. In altre parole, l'interessato a fruirne dovrà dettagliare i costi sopportati, riferendoli alle detrazioni spettanti per le spese scolastiche.

Lo scorso anno era prevista la detrazione Irpef al 19% su un esborso massimo corrispondente a 800 euro. Questo significa che, nella dichiarazione dei redditi di quest'anno, un genitore potrà ottenere una detrazione fiscale massima pari a 152 euro, per ogni figlio o figlia studente.

Come accennato in apertura, tra le novità introdotte dall'ultima manovra di bilancio, abbiamo il potenziamento delle detrazioni in oggetto, con l'incremento della spesa agevolabile fino a 1.000 euro. Attenzione, però: questa modifica sarà effettivamente applicata al contribuente solo a partire dalla dichiarazione dei redditi 2026. Dal prossimo anno – in riferimento alle spese scolastiche 2025 – i genitori potranno, quindi, fruire di una più conveniente detrazione fiscale e, considerato il nuovo tetto massimo, la detrazione massima (tenuto conto del 19%) corrisponderà appunto a 190 euro.

Ricordiamo infine che, per sfruttare effettivamente questo bonus fiscale, la famiglia dovrà conservare le ricevute e fatture con l’indicazione del nome dello studente, della scuola e della motivazione della spesa e dovrà effettuare i pagamenti con modalità tracciabili (bonifico, carta di credito/debito, assegno).


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