Pubblicato il: 11/04/2025
La proposta – firmata dall’onorevole Silvio Giovine (Fratelli d’Italia) – prevede la sospensione delle procedure esecutive nei confronti dei proprietari con debiti inferiori ai 5mila euro e in possesso di un solo immobile, destinato a prima casa. L'obiettivo è tutelare soggetti vulnerabili da misure drastiche per importi modesti.
Ma chi può beneficiare della misura?
Il correttivo approvato prevede che non è pignorabile l’immobile di proprietà di un soggetto vulnerabile ai sensi dell’art. 11, comma 1 del D. Lgs. n. 210 del 2021, qualora:
- il debito per il mancato pagamento di bollette energetiche condominiali sia inferiore a 5.000 euro;
- la casa sia l’unico immobile di proprietà del debitore, purché vi abbia fissato la residenza e non si tratti di un’abitazione di lusso avente le caratteristiche individuate dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 agosto 1969, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27 agosto 1969, o di un immobile classificato nelle categorie catastali A/8 o A/9;
- il soggetto debitore versi in condizioni di fragilità, definite da specifici criteri: età superiore a 75 anni; presenza di disabilità riconosciuta; necessità di dispositivi salvavita alimentati a energia elettrica; situazioni economiche documentate come disagiate.
Anche se non sarà possibile procedere al pignoramento, i condomìni potranno comunque tutelarsi legalmente. È infatti consentito iscrivere un vincolo sull’immobile, come previsto dall’articolo 2818 del codice civile, per garantire il recupero delle somme dovute.
Il provvedimento rafforza anche la posizione della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (Csea), che potrà contare su un privilegio generale su tutti i beni mobili del debitore per recuperare gli importi dovuti per oneri generali e componenti tariffarie.
Si ricorda che con il D.L. 19/2025, ormai prossimo alla conversione in legge, già altre misure sono state predisposte a tutela dei soggetti vulnerabili.
Nello specifico è stato previsto un doppio binario di sostegno:
- bonus di 200 euro per nuclei familiari con ISEE fino a 9.530 euro in aggiunta al bonus sociale;
- bonus di 200 euro per i nuclei familiari con ISEE tra 9.530 e 25.000 euro.
Oltre a tale misura, è previsto anche il rinvio di due anni del passaggio al mercato libero dei clienti vulnerabili e delle microimprese vulnerabili.
Viene, poi, introdotto un meccanismo per destinare l’incremento del gettito IVA, collegato con l’aumento della componente gas ed elettricità superiore a quello previsto nei documenti di programmazione economica del 20 per cento, a un fondo destinato ai vulnerabili.
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