Pubblicato il: 28/05/2025
Grazie alla nuova normativa, i mesi di congedo retribuiti con indennità maggiorata salgono da due a tre. Un incremento significativo rispetto alla misura introdotta l’anno precedente.
A chi spetta il congedo retribuito all’80%
L’indennità maggiorata è accessibile solo entro il sesto anno di età del figlio, oppure entro sei anni dall’ingresso del minore nella famiglia in caso di adozione o affidamento. I tre mesi coperti all’80% possono essere utilizzati da entrambi i genitori in modo condiviso, separato o anche contemporaneo, senza alcun limite in tal senso.
Resta comunque invariato il tetto massimo previsto per la coppia: dieci mesi totali di congedo parentale, che possono diventare undici se il padre si astiene dal lavoro per almeno tre mesi, anche non consecutivi, da utilizzare nei primi 12 anni di vita del figlio o dall’ingresso del minore in famiglia. Di questi, sei mesi sono retribuiti al 30%, mentre gli ultimi due restano non indennizzati, a meno che il reddito familiare non rientri in determinate soglie.
Come cambia l’indennità in base alla data di nascita o di ingresso del minore
Il diritto a ricevere il congedo con indennità all’80% dipende dalla data di nascita, adozione o affidamento del minore. Ecco come si distribuisce:
- fino al 31 dicembre 2022: l’indennità all’80% vale per un solo mese, ma solo se almeno un genitore ha concluso il congedo obbligatorio dopo quella data;
- dal 1° gennaio 2023: spetta un mese all’80%, indipendentemente dal congedo obbligatorio, se è in corso un contratto da lavoratore dipendente;
- dal 1° gennaio 2024: il periodo retribuito sale a due mesi all’80%;
- dal 1° gennaio 2025: l’indennizzo raggiunge tre mesi all’80%, ma non è trasferibile all’altro genitore.
Per ottenere il congedo parentale con indennità maggiorata è necessario presentare la domanda esclusivamente online, accedendo al portale INPS con credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile ricevere assistenza contattando il Contact Center Multicanale ai numeri 803.164 da rete fissa (numero verde gratuito) oppure 06.164.164 da cellulare (a pagamento secondo le tariffe applicate da ciascun operatore)
Inoltre, ci si può rivolgere agli enti di patronato, che offrono supporto per l’invio della richiesta.
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