Pubblicato il: 07/08/2025
Più sicurezza e più velocità
Il nuovo sistema nasce nell’ambito della riforma europea dei pagamenti digitali, che mira a rendere i bonifici istantanei il nuovo standard nella zona SEPA (Single Euro Payments Area). Questi trasferimenti, disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, permettono di spostare fondi in meno di 10 secondi. Tuttavia, è proprio la loro immediatezza e rapidità che rende più difficile un eventuale intervento in caso di errore: a differenza dei bonifici ordinari, infatti, quelli istantanei non sono revocabili. Da qui l’esigenza di introdurre un livello di controllo preventivo più efficace, ma non invasivo.
Come funziona il controllo tra nome e IBAN
Il meccanismo, illustrato da una guida diffusa dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), prevede che l’utente riceva una notifica prima di confermare il bonifico, sulla base dell’esito del confronto tra intestatario e coordinate bancarie.
Le risposte possibili saranno quattro:
- corrispondenza esatta: tutto coincide, si può procedere senza problemi;
- corrispondenza parziale: qualche dato non torna, meglio verificare prima di proseguire;
- nessuna corrispondenza: alert evidente, attenzione massima richiesta;
- verifica non disponibile: può succedere in caso di problemi tecnici o conti bloccati.
In ogni caso, la decisione finale spetterà sempre all’utente: nessuna transazione verrà bloccata automaticamente.
Nessun costo extra per i clienti
La buona notizia è che queste verifiche saranno gratuite. Le banche non potranno applicare commissioni specifiche su questo servizio; tuttavia nulla vieta che i costi vengano "spalmati" su altri canali, come prelievi, assegni o servizi di investimento.
Addio contanti, benvenuti pagamenti digitali
Secondo i dati raccolti di recente, in Europa si assiste a un maggior impiego dei bonifici istantanei, sicuramente grazie anche al fatto che, dal 2024, per gli stessi non sono previste commissioni aggiuntive e il costo è il medesimo di quelli ordinari (laddove non siano del tutto gratuiti). Ad oggi, essi rappresentano già circa il 20% delle operazioni, mentre in Italia siamo fermi a circa il 10%, ma si tratta di un dato destinato a crescere. Tra il 2020 e il 2024, il numero complessivo di bonifici è aumentato del 50%, per un valore complessivo di oltre 17.600 miliardi di euro.
L’emergenza sanitaria ha spinto l’acceleratore sui pagamenti digitali, mettendo da parte il contante e portando sempre più italiani a gestire tutto da smartphone o PC. Anche gli assegni stanno scomparendo: molte banche li rilasciano solo su richiesta, altre li hanno già archiviati del tutto.
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