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Dipendenti pubblici, in arrivo aumenti in busta paga fino a 558 euro e oltre 9.400 euro di arretrati: ecco i dettagli

Pubblicato il: 05/08/2025

In arrivo significative novità sul piano economico e normativo per i dipendenti statali, i quali – oltre al rafforzamento delle relazioni sindacali e agli aggiornamenti delle regole in tema di welfare, smart working e formazione continua – potranno presto beneficiare di aumenti in busta paga, grazie alle novità che giungono sul piano contrattuale. Infatti, da Aran – l'Agenzia che rappresenta lo Stato e le altre P.A. nei tavoli di contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego – e dalle sigle sindacali (tranne Cgil e Uil) è stata recentemente messa nero su bianco, con le rispettive firme, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl Area Funzioni Centrali triennio 2022-2024.

Formalmente, l'ipotesi di rinnovo è un impegno negoziale e, affinché il contratto aggiornato entri in vigore dispiegando tutti i suoi effetti, tale ipotesi sarà presto sottoposta alle procedure di approvazione previste dalla legge vigente. In particolare, il testo riguarda più di 6mila dirigenti e professionisti degli enti pubblici non economici, delle agenzie fiscali, i medici del Ministero della Salute, i professionisti dell'Enac e degli enti pubblici non economici.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'Aran, per il quale il nuovo testo riconosce e valorizza il ruolo strategico della dirigenza e dei professionisti delle amministrazioni centrali. Da notare, inoltre, che la trattativa si è conclusa in tempi relativamente brevi – tre mesi – in virtù della sinergia e della volontà di collaborare espressa da tutte le organizzazioni sindacali coinvolte.

L'appena citato ente ha spiegato che il nuovo contratto prevede:

  • con decorrenza dal primo gennaio 2024, un incremento medio generale pari a 558 euro lordi mensili, per 13 mensilità;
  • il riconoscimento di un arretrato medio quantificato in circa 9.400 euro per il periodo fino al prossimo ottobre.
Inoltre, il documento tutela l'incremento del 15% della retribuzione di risultato per strutture organizzative complesse, aggiorna le indennità di trasferta per i professionisti ex enti pubblici non economici, accostandole a quelle dei dirigenti, e consente ai professionisti Enac di accrescere del 20% l'indennità oraria di trasferta.

Come accennato poco sopra, ci sono anche novità sul fronte prettamente normativo, tese a migliorare il pacchetto di tutele per gli statali. Con il rinnovo del contratto, infatti, oltre a disposizioni che hanno uno specifico focus sulla transizione digitale e sull'uso dell'IA al lavoro, c'è spazio anche per il potenziamento delle misure di supporto a sanità, attività culturali, istruzione, reddito. Le parti sociali sono intervenute altresì in tema di lavoro agile, definendo linee-guida aggiornate per meglio combinare carriera e vita privata e, al contempo, assicurare un efficiente livello dei servizi al pubblico.

Concludendo, la firma di questo contratto ha un'importanza strategica anche per le future attività e i dialoghi tra le parti sociali, perché consente di avviare in tempi rapidi il lavoro sulla nuova tornata contrattuale 2025-2027.


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