Pubblicato il: 18/01/2025
Se usi l'auto per andare al lavoro e questa è essenziale per il tuo impiego, non può essere sottoposta a fermo amministrativo, come ha stabilito una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano.
In altre parole, se l’auto è fondamentale per il tuo lavoro e non ci sono alternative, il fermo amministrativo non si applica. La sentenza, che ha annullato un provvedimento di fermo, ci dice chiaramente che il veicolo necessario per lavorare non può essere "fermato" per debiti fiscali.
Il caso di Milano: quando il fermo dell'auto è illegittimo
Nel caso esaminato dalla CTP (Commissione Tributaria Provinciale) di Milano, un contribuente ha fatto ricorso contro un provvedimento che disponeva il fermo amministrativo della sua auto. Il motivo? Non aveva pagato somme per un ammontare superiore ai 16.000 euro, derivanti dalla TARSU, dalle tasse auto e da infrazioni al codice della strada. Il periodo di riferimento riguardava gli anni dal 2001 al 2009.
Il ricorrente, residente a Milano, utilizzava l'auto per raggiungere il suo posto di lavoro, che distava circa 24 km da casa sua. In assenza di alternative (come mezzi pubblici o altri mezzi di trasporto), l'auto era indispensabile per poter lavorare. Per questa ragione, i giudici hanno dichiarato che il fermo amministrativo non poteva essere applicato. Il veicolo, infatti, è stato considerato "strumentale e indispensabile" per svolgere l'attività lavorativa.
Secondo la sentenza (n. 9202/24/14 del 3 aprile 2014), il fermo amministrativo non può riguardare un bene che è necessario per il lavoro, se non ci sono altre risorse che possano sostituirlo e consentire comunque di portare avanti l’attività professionale. Questo concetto è stato ribadito dai giudici, i quali hanno sottolineato che, se il bene (in questo caso l'auto) è essenziale, non può essere sottoposto a fermo.
Le cartelle di pagamento: la prova mancante
Un altro elemento importante nella decisione è stato il fatto che Equitalia non ha fornito la prova della notifica delle cartelle di pagamento. Queste cartelle sono, infatti, il passo preliminare obbligatorio prima di poter procedere con il fermo amministrativo. Senza tale documentazione, il provvedimento di fermo è stato dichiarato nullo.
Il giudice ha quindi accolto il ricorso, annullando il fermo amministrativo. Ha stabilito che, in assenza di prove documentali e considerando che l'auto era necessaria per il lavoro, il provvedimento di fermo non fosse legittimo.
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