Pubblicato il: 30/01/2025
L’assegno mensile di invalidità, anche nel 2025, ha un importo variabile ed è erogato a coloro ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%), purché questi abbiano un reddito non superiore alle soglie determinate dall’INPS. Il limite reddituale per le pensioni di invalidità è stabilito proprio per garantire che la prestazione assistenziale venga destinata a chi ha bisogno economico oltre a quello sanitario. In alcuni casi, come per l'indennità di accompagnamento, il requisito reddituale non è richiesto.
Gli importi dell’invalidità civile, in particolare, possono variare in base alla tipologia di prestazione (assegno mensile, pensione di invalidità, indennità di accompagnamento, ecc.) e alle percentuali di invalidità riconosciute.
Ogni anno i limiti reddituali e gli importi sono adeguati all’inflazione e comunicati dall’INPS. A tal proposito il Modello RED è il modulo che deve essere presentato all'INPS da chi percepisce prestazioni assistenziali per dichiarare i propri redditi. Il termine "RED" sta per "Redditi"; il modello serve per aggiornare la propria situazione economica, che viene utilizzata dall'INPS per verificare se si rientra nei limiti di reddito previsti per continuare a ricevere il trattamento economico.
In particolare, i redditi rilevanti per l'invalidità civile sono tutti i redditi soggetti a IRPEF, calcolati al netto degli oneri deducibili e al lordo delle ritenute fiscali. Gli oneri deducibili – sembra utile chiarire – sono le spese che riducono il reddito imponibile, come i contributi previdenziali, gli assegni di mantenimento per i figli, i contributi per il personale domestico e le donazioni a organizzazioni non governative. La sottrazione degli oneri deducibili serve a determinare il reddito che verrà preso in considerazione per stabilire se si ha diritto alla pensione di invalidità.
Non tutti i tipi di reddito influiscono sul limite massimo consentito. Sono rilevanti nel calcolo:
- redditi da lavoro dipendente e autonomo;
- pensioni e assegni di mantenimento che non derivano dalla pensione di invalidità civile;
- redditi da locazione di immobili, esclusa la casa di abitazione principale;
- redditi da capitale (interessi bancari, dividendi, ecc.);
- redditi da fabbricati, ad eccezione della prima casa.
Redditi non rilevanti per il calcolo sono invece:
- l'importo della prestazione d'invalidità stessa;
- le rendite INAIL;
- le pensioni di guerra;
- l'indennità di accompagnamento;
- il reddito della casa di abitazione.
Alcuni redditi fondiari non devono essere indicati nel Modello Red. Non vanno inclusi i redditi derivanti da:
- costruzioni rurali o porzioni di costruzioni utilizzate per abitazioni di persone che lavorano nei campi, custodiscono animali, o sorvegliano i lavoratori agricoli;
- strutture rurali usate per il ricovero di animali, macchine agricole o per la protezione delle piante.
Inoltre, non sono considerati produttivi di reddito fondiario gli immobili usati per attività commerciali o quelli che servono come strumenti per l’esercizio di arti e professioni.
Per determinare i redditi rilevanti si considera l'anno solare in cui avviene la domanda di invalidità per il primo pagamento della pensione, e per gli anni successivi si utilizzano i redditi dell'anno precedente.
La scadenza per la presentazione del Modello RED viene fissata annualmente dall'INPS e, generalmente, cade entro il 31 marzo del secondo anno successivo a quello a cui si sono percepiti i redditi. Per esempio, la scadenza della Campagna RED 2024, che fa riferimento ai redditi conseguiti nel 2023, è fissata al 28 febbraio 2025 .
L'INPS non manda alcuna richiesta ai residenti in Italia; quindi, è responsabilità del pensionato verificare se ha l’obbligo di presentarlo, rivolgendosi all’INPS o a un patronato.
La mancata presentazione della dichiarazione della situazione reddituale può comportare, per i pensionati, la sospensione e la revoca delle prestazioni sino ad ora ottenute dall'INPS.
Si ricorda che non devono presentare il Modello RED quei pensionati che hanno già dichiarato tutti i propri redditi tramite il modello 730 o il modello Redditi. In questi casi, l’INPS acquisisce automaticamente le informazioni reddituali rilevanti dalle banche dati dell’Agenzia delle Entrate o da altre banche dati delle pubbliche amministrazioni. Quindi, se tutto è già stato comunicato, non serve fare la dichiarazione RED.
Vai alla Fonte [mc4wp_form id="5878"]