Pubblicato il: 29/05/2025
Si tratta del congedo per cure, un’agevolazione prevista dalla legge e riservata ai dipendenti invalidi – anche se non gravi – che necessitano di trattamenti sanitari legati alla propria condizione di salute. Un’opportunità che permette di prendersi cura di sé senza subire alcuna diminuzione in busta paga.
Cos’è il congedo per cure e chi può richiederlo
Introdotto dall’art. 7 del d.lgs. n. 119 del 2011, il congedo per cure è una misura destinata ai lavoratori con invalidità civile superiore al 51%, anche in assenza dei benefici previsti dalla Legge 104.
Chi vi ha diritto può assentarsi dal lavoro per un massimo di 30 giorni all’anno, fruibili in un’unica soluzione oppure in più soluzioni, per sottoporsi a terapie necessarie e documentate. Non si tratta di permessi per assistere familiari disabili, né di congedi straordinari: è un diritto autonomo, poco noto, che può fare la differenza per chi ha bisogno di cure riabilitative continue. Questi giorni devono essere fruiti necessariamente dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno in corso, in quanto non cumulabili con quelli dell’anno successivo.
Non è malattia, non incide sul comporto
A differenza dei classici periodi di assenza per malattia, il congedo per cure non influisce sul periodo di comporto, ovvero su quel limite massimo di giorni di malattia superato il quale il datore di lavoro può licenziare per giustificato motivo.
Inoltre, è totalmente retribuito: non si perde nulla dal punto di vista economico.
Come fare domanda: i passaggi da seguire
Per usufruire di questo congedo speciale è necessario presentare al proprio datore di lavoro:
- una richiesta formale con le date in cui si intende usufruire del congedo;
- un certificato medico che attesti la necessità delle cure, rilasciato dal medico di base o da uno specialista del SSN.
Invece, non è compatibile con il congedo per cure, anche se prescritto privatamente, un trattamento di chirurgia estetica o di benessere generico (come massaggi rilassanti). Sono escluse anche le terapie odontoiatriche ordinarie, salvo che siano espressamente collegate alla patologia che ha determinato il riconoscimento dell’invalidità.
Dopo il congedo: cosa presentare al rientro
Una volta rientrati in servizio, bisogna fornire al datore di lavoro la documentazione che attesti l’effettiva esecuzione delle cure, così da chiudere correttamente la procedura e non incorrere in contestazioni.
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