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Legge 104, ti spettano forti sconti per ristrutturare casa tua o quella dei tuoi familiari: ecco i requisiti e le somme

Pubblicato il: 26/03/2025

Avere un’abitazione accessibile rappresenta un’opzione fondamentale per le persone con disabilità e, se tu fai parte delle categorie protette, devi sapere che esistono diverse agevolazioni per migliorare le condizioni abitative della tua casa.
Queste agevolazioni si concretizzano in una serie di detrazioni fiscali, che spettano alle persone con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 della L. n. 104 del 1992 e ai familiari che li hanno fiscalmente a carico. In particolare, ci si riferisce ai parenti e affini che possono fruire dei permessi 104 e delle agevolazioni economiche per chi assiste un disabile: sono il genitore, il coniuge, partner dell’unione civile o convivente more uxorio (cioè, convivente di fatto) di disabile grave e i parenti e affini entro il secondo grado di familiari disabili gravi; inoltre, i parenti e affini entro il terzo grado del disabile, ma solo se i genitori o il coniuge del disabile hanno compiuto 65 anni o soffrono di patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Al riguardo si segnala che, a norma del Decreto "Rilancio", è riconosciuta una detrazione IRPEF per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 e attinenti alla realizzazione, in edifici già esistenti, di interventi volti all'eliminazione delle barriere architettoniche.

Tali interventi devono avere, però, come oggetto esclusivamente:

  • scale;
  • rampe;
  • ascensori;
  • servoscala;
  • piattaforme elevatrici.

Gli interventi eseguiti devono avere rispettato i requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236, che detta le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. Il rispetto dei requisiti deve risultare da apposita asseverazione rilasciata da tecnici abilitati.

La detrazione in parola, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 75% delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
L’Agenzia delle Entrate, con interpello n. 444/2022, ha chiarito che questa agevolazione si aggiunge alla detrazione già prevista – nella misura del 50% – per gli interventi per l'abbattimento e l'eliminazione delle barriere architettoniche di cui all'art. 16 del T.U.I.R. e che la previsione in commento non pone alcun ulteriore vincolo di natura soggettiva od oggettiva al riconoscimento del beneficio, rispetto all'esistenza degli immobili oggetto di intervento: "si deve ritenere che l'ambito applicativo dell'agevolazione sia da intendersi in senso ampio, atteso che la norma intende favorire alcuni interventi funzionali ad abbattere le barriere architettoniche".

In ogni caso, per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale relative ai lavori è necessaria la maggioranza dei partecipanti all'assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell'edificio.

È, inoltre, prevista la possibilità di ottenere mutui agevolati per l’accesso al credito: si tratta del Fondo Plafond Disabili.

Ne possono beneficiare i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile ai sensi del citato art. 33 della Legge 104. Il mutuo può essere richiesto sia per l'acquisto di immobili residenziali, preferibilmente abitazioni principali appartenenti alle classi energetiche A, B o C, sia per interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica degli immobili.

In particolare, è possibile ottenere:

  • fino a 100 mila euro per gli interventi di ristrutturazione volti all’accrescimento dell’efficienza energetica;
  • fino a 250 mila euro per l’acquisto di immobili residenziali appartenenti alle categorie energetiche predette;
  • fino a 350 mila euro per interventi congiunti di acquisto e di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione.

Ma quale procedura occorre seguire per ottenere il finanziamento?

Innanzitutto occorre assicurarsi che la banca scelta aderisca alla convenzione tra l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti. Alla richiesta deve essere allegata la documentazione attestante la condizione di disabilità e la certificazione dello stato di famiglia.

Per quanto riguarda la durata del finanziamento, questo avrà una durata di 10 anni, se il finanziamento è concesso per gli interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica, mentre potrà avere una durata di 20 o 30 anni nel caso di mutuo agevolato, concesso al fine di acquistare un immobile residenziale appartenente a una delle classi energetiche A, B o C, indipendentemente dalla circostanza che sia o meno prevista la relativa ristrutturazione.

Il Plafond casa, inoltre, prevede altre agevolazioni quali, in particolare, l’esenzione dal pagamento di:

  • imposta sostitutiva;
  • imposta di registro;
  • imposta ipotecaria;
  • imposta catastale;
  • imposta di bollo.

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