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Meta addestrerà la sua intelligenza artificiale con i tuoi dati, anche se non hai Facebook: ecco come puoi proteggerti

Pubblicato il: 05/05/2025

Settore manifatturiero, sanità, logistica, educazione, trasporti e tanto altro: l'utilizzo dell'intelligenza artificiale è sempre più esteso nelle attività quotidiane e, ora, Meta ha intenzione di avviare un programma per potenziarne ulteriormente le capacità. Dalla fine del mese la società madre di Facebook e Instagram ha dichiarato che potrà sfruttare i contenuti pubblici condivisi dagli utenti con almeno 18 anni di età – si pensi a foto, video, post e commenti sui social – per sviluppare chatbot e modelli linguistici.

I dati analizzati da questo nuovo programma potranno appartenere anche a persone non iscritte alle piattaforme di Meta, ma le cui informazioni potrebbero comunque essere incluse nei contenuti pubblicati da altri utenti, ad esempio in un post su Instagram. Tuttavia, come comunicato dal Garante per la Privacy, chiunque – sulla scorta delle tutele di cui all'art. 21 GDPR – potrà rifiutare di concedere l'uso dei propri dati personali. Ogni utente del web – ha spiegato l'Authority – farà bene a informarsi circa le conseguenze e gli effetti di tali attività annunciate da Meta, decidendo in piena autonomia e con consapevolezza, nell'esercizio di un diritto sancito dalla normativa europea sulla privacy. Tale diritto – si precisa – si applica a tutti i servizi che contemplano l'implementazione dell'intelligenza artificiale, compresi ad esempio quelli forniti da OpenAI o Google. Al contempo, il Garante sta collaborando con gli altri paralleli organismi europei, per verificare se le modalità annunciate da Meta siano effettivamente compatibili con i principi e gli standard del GDPR.

Chi intende esercitare questa facoltà dovrà farlo attraverso uno dei tre distinti moduli online (uno per utenti Fb, uno per utenti Instagram e uno per chi non usa servizi Meta), forniti dalla stessa società con sede a Menlo Park in California. Attenzione, però, al ruolo del fattore tempo, perché se l'opposizione:

  • sarà effettuata prima dell'avvio del programma di apprendimento, ogni dato personale sarà escluso dall'elaborazione;
  • sarà successiva, saranno tutelati soltanto i contenuti pubblicati dopo l'invio della domanda di esclusione, mentre quelli già circolanti sul web potrebbero essere adoperati per l'addestramento dell'IA, senza violazione delle prescrizioni del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.
Non solo. Regole specifiche sono previste in riferimento alla tutela della privacy dei minorenni. Infatti i contenuti pubblicati sul web da questi ultimi – di default – non potranno essere sfruttati da Meta per potenziare le proprie intelligenze artificiali. Ma c'è la possibilità che i dati che li riguardano siano inclusi nei post pubblicati da chi ha già compiuto 18 anni. Ecco perché anche i minorenni non iscritti alle piattaforme, tramite chi esercita su di loro la responsabilità genitoriale, potranno opporsi all'uso compilando il modulo dedicato ai non utenti.

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