Pubblicato il: 20/11/2024
Una proposta di modifica dichiarata inammissibile per carenza o inidoneità di compensazione. Secondo la Commissione l’emendamento – riducendo sensibilmente le entrate fiscali – non assicurerebbe infatti un’adeguata copertura finanziaria, per bilanciare l’impatto dell'agevolazione sulle casse dello Stato. Infatti, gran parte dei debiti legati ad interessi e sanzioni sarebbe stata annullata.
Dal punto di vista pratico, tale beneficio per i contribuenti con pendenze debitorie prevedeva il ripescaggio dei decaduti della rottamazione quater, tramite l'estensione della definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione, per le cartelle:
- dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023;
- con un pagamento fino a un massimo di 120 rate.
In verità, la rottamazione quinquies sarebbe servita non solo ad alleggerire molti cittadini dal carico fiscale, ma anche per favorire il recupero di altri soldi, considerato che – attraverso la rottamazione quater – sono arrivati circa cento milioni di euro in meno, rispetto a quelli preventivati.
Non è detto, però, che la c.d. pace fiscale non possa manifestarsi in altre forme e modalità. Un'iniziativa simile alla rottamazione quinquies è contenuta in un emendamento di Forza Italia al decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2025. L'agevolazione, all'esame della Commissione Bilancio del Senato, mira infatti a riaprire i termini della rottamazione quater:
- estendendoli alle cartelle dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2023;
- con la possibilità di pagare in una sola soluzione o in 18 rate.
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