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Nuovo reddito di cura, fino a 600 euro al mese per i caregiver che assistono disabili: ecco le novità della proposta

Pubblicato il: 22/11/2025

La proposta, presentata dal Movimento 5 Stelle nell'ambito degli emendamenti alla manovra finanziaria 2026, riguarda l'introduzione di un contributo mensile dai 400 ai 600 euro, destinato a chi si occupa quotidianamente dell'assistenza di persone affette da disabilità gravissime. L'emendamento, firmato dai senatori Mazzella, Guidolin, Castellone, Pirro e Damante, si trova tra quelli definiti "segnalati", ovvero quelli che hanno concrete possibilità di essere inseriti nella legge di Bilancio.
La misura nasce dalla necessità di dare un riconoscimento economico a tutte quelle persone che, pur non essendo professionisti del settore sanitario, dedicano la loro vita alla cura e all'assistenza continuativa di familiari con gravi disabilità, spesso rinunciando alla propria carriera lavorativa e affrontando enormi sacrifici economici e personali.
Chi può accedere al Reddito di cura e quali sono i requisiti
Il Reddito di cura sarebbe destinato esclusivamente ai soggetti che convivono in modo continuativo con la persona assistita e che svolgono questa attività a titolo non professionale, quindi principalmente i familiari. Per poter beneficiare del contributo mensile, il nucleo familiare deve essere in possesso di un ISEE valido non superiore a 30mila euro, un requisito pensato per indirizzare le risorse verso le famiglie che hanno maggiormente bisogno di sostegno economico.
Il contributo verrebbe erogato direttamente dall'INPS ogni mese e la sua entità, compresa tra i 400 e i 600 euro, verrebbe stabilita annualmente dal Ministero del Lavoro in collaborazione con il Ministero dell'Economia, sulla base della platea dei beneficiari individuati e della disponibilità effettiva dei fondi.
Un aspetto particolarmente interessante della proposta riguarda il fatto che questo contributo non concorrerebbe alla formazione del reddito complessivo del nucleo familiare e non rientrerebbe nemmeno nel calcolo dell'ISEE, evitando così che possa compromettere l'accesso ad altri bonus e agevolazioni fiscali cui la famiglia potrebbe aver diritto.
Le risorse stanziate e i tempi di attuazione
Per garantire l'operatività del Reddito di cura, l'emendamento prevede uno stanziamento consistente di 3 miliardi di euro all'anno a partire dal 2026. Questa somma costituirebbe un vero e proprio limite di spesa che l'INPS dovrà rispettare nell'erogazione della prestazione, occupandosi anche del monitoraggio costante delle risorse utilizzate e comunicando periodicamente i dati ai Ministeri del Lavoro e dell'Economia. Nel caso in cui la legge di Bilancio 2026 venisse approvata con questo emendamento, sarà necessario attendere un decreto attuativo del Ministero del Lavoro che dovrà essere emanato entro novanta giorni dall'approvazione della manovra finanziaria. Questo decreto avrà il compito di definire nel dettaglio le modalità per presentare la domanda, i criteri di priorità nella selezione delle richieste qualora le domande superassero le risorse disponibili, e l'elenco completo della documentazione necessaria per accedere al contributo.
Un riconoscimento al lavoro invisibile dei caregiver
Come ha sottolineato il senatore Orfeo Mazzella, primo firmatario dell'emendamento, si tratta di "una misura di civiltà che riconosce il valore del lavoro silenzioso, e spesso invisibile, svolto ogni giorno da migliaia di familiari" che garantiscono assistenza continuativa a domicilio a persone con disabilità gravissima, senza tutele né sostegno economico adeguato. Il senatore del Movimento 5 Stelle ha evidenziato come questa proposta voglia offrire un contributo concreto dopo anni in cui, secondo quanto affermato, sono state fatte solo promesse ai caregiver senza però trovare soluzioni effettive.
L'auspicio dei proponenti è che tutte le forze politiche possano convergere su questa misura, riconoscendo l'importanza sociale ed economica del lavoro di cura, svolto quotidianamente da tante famiglie italiane che si trovano ad affrontare situazioni di enorme complessità e difficoltà, spesso nell'indifferenza delle istituzioni e senza alcun tipo di supporto da parte dello Stato.


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