Pubblicato il: 15/04/2025
Al via la nuova campagna di controlli incrociati da parte dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, secondo quanto previsto all’interno del provvedimento n. 176284/2025, il Fisco notificherà numerose comunicazioni di irregolarità ai possessori di partita IVA per l’anno d’imposta 2022. In particolare, nel mirino dell’amministrazione fiscale finiscono i disallineamenti tra i dati delle fatture elettroniche, i corrispettivi giornalieri trasmessi e quanto dichiarato nel modello IVA annuale. Chi risulterà coinvolto riceverà un avviso di compliance utile per correggere eventuali difformità, evitando così sanzioni più gravi.
Fatture elettroniche, corrispettivi e dichiarazioni IVA sotto la lente
Attraverso un’analisi automatizzata, l’Agenzia ha confrontato:
- i dati delle fatture elettroniche trasmesse dai soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, comprese le operazioni con la Pubblica Amministrazione, per le operazioni di cessione di beni o prestazione di servizi;
- gli importi memorizzati nei registratori telematici secondo quanto previsto dall’art. 2 del d.lgs. 127/2015;
- le cifre riportate nella dichiarazione IVA 2022.
I contribuenti selezionati saranno avvisati tramite posta elettronica certificata (PEC) oppure attraverso le aree riservate “Cassetto Fiscale” e “Fatture e Corrispettivi” del sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.
Contenuto della comunicazione: ecco cosa conterranno gli avvisi
All’interno della lettera di compliance saranno elencati dettagliatamente:
- il numero di protocollo e la data di trasmissione del modello IVA con presunte irregolarità;
- i dati relativi alle operazioni attive imponibili, inclusi i totali dei righi VE24, VE37, VE38 e VE39;
- gli importi delle operazioni passive soggette a reverse charge, ricavati dalle sezioni VJ6, VJ7, VJ8, VJ12-VJ17;
- le cifre delle operazioni comunicate tramite SDI riferite ad operazioni attive imponibili o passive in regime di inversione contabile;
- gli importi mancanti o non riportati correttamente in dichiarazione IVA;
- l’elenco dei clienti (con codice fiscale e importo delle operazioni imponibili);
- i corrispettivi giornalieri trasmessi, suddivisi per dispositivo, canale di vendita online o distributori automatici;
- i dati dei fornitori con i relativi importi legati a operazioni in reverse charge.
Cosa fare in caso di comunicazione: opzioni e ravvedimento operoso
Chi riceve la comunicazione ha due possibilità: richiedere chiarimenti all’Agenzia, oppure fornire documentazione integrativa per spiegare eventuali anomalie. Entrambe le opzioni possono essere esercitate anche tramite un intermediario abilitato, secondo le istruzioni contenute nella comunicazione ricevuta.
Nel caso in cui vengano riconosciutp omissioni o errori, è possibile procedere alla regolarizzazione con il ravvedimento operoso, secondo le regole in vigore prima delle modifiche introdotte dal d.lgs. 87/2024. Questo permette di accedere a sanzioni ridotte in base al tempo trascorso dalla violazione.
Chi riceve la comunicazione ha due possibilità: richiedere chiarimenti all’Agenzia, oppure fornire documentazione integrativa per spiegare eventuali anomalie. Entrambe le opzioni possono essere esercitate anche tramite un intermediario abilitato, secondo le istruzioni contenute nella comunicazione ricevuta.
Nel caso in cui vengano riconosciutp omissioni o errori, è possibile procedere alla regolarizzazione con il ravvedimento operoso, secondo le regole in vigore prima delle modifiche introdotte dal d.lgs. 87/2024. Questo permette di accedere a sanzioni ridotte in base al tempo trascorso dalla violazione.
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