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Patente di guida, arriva la stretta sul rinnovo per gli anziani, esami e criteri medici più rigidi: ecco le novità

Pubblicato il: 18/08/2025

Negli ultimi mesi, in Italia ci sono stati diversi gravi incidenti stradali, alcuni con esiti mortali, causati da automobilisti ultraottantenni.

Le statistiche più recenti, pubblicate da Istat e Aci a luglio, confermano la gravità del fenomeno. Il tasso di mortalità stradale più elevato si registra nella fascia d'età tra gli 85 e gli 89 anni, con 103,8 decessi ogni milione di abitanti nel 2024. Seguono i giovani tra i 20 e i 24 anni (84,7 morti ogni milione) e le persone tra gli 80 e gli 84 anni.

A seguito di ciò, il Governo sta valutando modifiche alle regole per il rinnovo della patente dopo una certa età, come ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

Ma cosa prevede, oggi, la legge in merito al rinnovo della patente?

La patente di guida deve essere rinnovata a scadenze diverse a seconda della categoria posseduta e dell'età del conducente.
In particolare si prevede per le patenti di categoria AM, A, B, BE (auto e moto):

  • fino a 50 anni → rinnovo ogni 10 anni
  • da 50 a 70 anni → rinnovo ogni 5 anni
  • da 70 a 80 anni → rinnovo ogni 3 anni
  • oltre 80 anni → rinnovo ogni 2 anni.

Il rinnovo consiste in una visita medica, non in un esame teorico o pratico, tranne per le patenti speciali o nei casi previsti dalla Commissione medica locale.

Le patenti speciali AMS, A1S, A2S, AS, B1S e BS devono essere rinnovate sempre in Commissione medica locale, ogni 5 anni fino a 70 anni di età; successivamente, seguono le scadenze regolari.
Le patenti C1, C1E, C, CE (guida dei camion) devono essere rinnovate ogni 5 anni fino al compimento dei 65 anni e ogni 2 anni dopo il compimento dei 65 anni. Dopo i 65 anni la visita di conferma di validità deve essere effettuata in una Commissione medica locale. Le patenti D1, D1E, D, DE (autobus e pullman) devono essere rinnovate ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni, ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni e ogni 2 anni dopo il compimento degli 80 anni.

Cosa potrebbe cambiare?

Secondo le dichiarazioni ufficiali:

  • il governo sta valutando di introdurre esami teorici e pratici obbligatori per il rinnovo dopo gli 80 anni;
  • si discutono anche nuovi criteri medico-funzionali più severi;
  • un emendamento in tal senso, già proposto dal Partito Democratico, è stato bocciato, ma sarà ripresentato come proposta di legge.

Le Associazioni dei consumatori e i sindacati dei pensionati invitano alla prudenza e chiedono di non generalizzare: “La mobilità è un diritto, anche per gli anziani”. A tal fine i medesimi propongono controlli più rigorosi, ma su base medica, non solo anagrafica.

In definitiva gli scenari che si delineano all'orizzonte prevedono:

  1. introduzione di esame teorico e pratico per il rinnovo dopo gli 80 anni;
  2. revisione dei criteri medici e della valutazione cognitiva/funzionale;
  3. maggiore ruolo delle Commissioni mediche locali;
  4. possibile distinzione tra aree urbane e extraurbane per limitare la guida in autostrada da parte degli anziani.

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