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Pensione anticipata 2025, ti spetta se fai uno di questi lavori usuranti, ecco tutti i requisiti agevolati per tipologia

Pubblicato il: 09/01/2025

Il significato di "lavoro usurante" è riconducibile alle mansioni pratiche che sono spesso fonte di stress e di infortuni per via dell’impegno fisico che richiedono.

Con il D. Lgs. n. 67 del 2011, il legislatore ha previsto la possibilità di accedere alla pensione anticipata – con requisiti agevolati – per i lavoratori pubblici o privati che svolgono attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti. Il beneficio, in particolare, si rivolge ai lavoratori:

  • impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • notturni a turni e/o per l’intero anno;
  • addetti alla cosiddetta “linea catena”;
  • conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Ma quali mansioni devono intendersi come usuranti?
Per mansioni particolarmente usuranti il legislatore fa riferimento alle seguenti:
  • "lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature", mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti”, in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”.

Quali sono gli adempimenti a carico del datore di lavoro?
Il datore di lavoro deve comunicare, esclusivamente per via telematica, alla Direzione del Lavoro e ai competenti istituti previdenziali, con periodicità annuale, l'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici. Ancora, il datore di lavoro interessato dallo svolgimento delle attività usuranti è tenuto a darne comunicazione all’Ispettorato del Lavoro e ai competenti istituti previdenziali entro trenta giorni dall'inizio delle medesime, al fine di redigere l’elenco dei lavoratori che potranno accedere al pensionamento anticipato.
L'omissione di ognuna delle comunicazioni suddette è punita con la sanzione amministrativa da 500 euro a 1500 euro.

Ma come funziona l’accesso alla pensione anticipata?
Per accedere al trattamento pensionistico è necessario che l’interessato presenti domanda di pensione, il cui accoglimento è subordinato alla sussistenza di ogni altra condizione di legge (ad esempio la cessazione del rapporto di lavoro dipendente). L’INPS comunica all’interessato, in caso di accoglimento della domanda di accesso al beneficio, la prima decorrenza utile della pensione.
Dal 1° gennaio 2017, ai trattamenti pensionistici da liquidare in favore degli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti non si applicano le cosiddette “finestre mobili” (ossia il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico di 12 mesi, per i lavoratori dipendenti, o di 18 mesi, per i lavoratori autonomi, dal perfezionamento dei requisiti).

Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre, inoltre, che l’attività usurante sia svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro, o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:

  1. per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all'intero anno lavorativo):
  • dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;

2. per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
  • dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;

3. per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
  • dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.

Si segnala infine che, ai fini dell'accesso all'Ape sociale e all'anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, la legge di stabilità 2017 (L. n. 232/2016) ha istituito la nuova categoria dei lavori con mansioni particolarmente pesanti o gravose. Ecco l'elenco.

  • addetti alla concia di pelli e pellicce;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • addetti spostamento merci e/o facchini;
  • conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;
  • conducenti treni e personale viaggiante in genere;
  • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
  • infermieri o ostetriche che operano su turni;
  • maestre/i di asilo nido e scuola dell'infanzia;
  • operai edili o manutentori di edifici;
  • operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti;
  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti.

Questa lista si è ulteriormente ampliata a seguito della legge di stabilità 2018, ricomprendendo anche: lavoratori marittimi, pescatori, operai agricoli, operai siderurgici.

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