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Prestiti agevolati INPS, grande novità per pensionati e dipendenti pubblici: ecco cosa cambia, i costi e come iscriversi

Pubblicato il: 09/03/2025

Un’importante novità è stata annunciata dall’INPS con una recente circolare: dal 12 gennaio 2025, pensionati ed ex dipendenti pubblici potranno iscriversi senza limiti di tempo alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (anche detta Gestione credito), il fondo che permette di accedere a mutui e prestiti a condizioni agevolate.
Trattasi di una svolta significativa prevista dalla L. n. 203/2024. Infatti, fino ad ora, l’adesione al fondo era soggetta a scadenze precise, mentre ora sarà possibile iscriversi in qualsiasi momento.
Più nel dettaglio, la Gestione credito è un fondo creato per garantire, ai dipendenti pubblici e ai pensionati, l’accesso a strumenti finanziari agevolati. L’iscrizione è obbligatoria per i lavoratori pubblici che già versano contributi alla Gestione Dipendenti Pubblici, mentre per altri soggetti è opzionale, ma comporta una trattenuta mensile sulla pensione.
A poter richiedere l’accesso al fondo sono:
  • pensionati ex dipendenti pubblici con trattamento previdenziale gestito dalla Gestione Dipendenti Pubblici, a condizione che non abbiano aderito in precedenza;
  • pensionati di enti pubblici con pensione erogata da casse previdenziali diverse, purché non già iscritti al fondo;
  • ufficiali e sottufficiali in ausiliaria vicini alla pensione;
  • dipendenti pubblici che non partecipano ai fondi di fine servizio e fine rapporto (ex Enpas o ex Inadel).
Una volta iscritti, non è possibile recedere e per usufruire delle prestazioni creditizie è necessario attendere almeno un anno.

Cosa offre la Gestione credito?
Gli iscritti possono accedere a un’ampia gamma di finanziamenti e agevolazioni, tra cui:

  • prestiti personali – con importo limitato – a tasso ridotto, con durata massima di 48 mesi;
  • prestiti pluriennali finalizzati a esigenze specifiche, come spese sanitarie o ristrutturazioni, rimborsabili fino a 10 anni;
  • mutui per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa;
  • contributi economici per fronteggiare difficoltà familiari, emergenze sanitarie o eventi straordinari come calamità naturali;
  • iniziative per il diritto allo studio, comprese borse di studio per studenti meritevoli;
  • agevolazioni per soggiorni termali e vacanze.
Quanto costa l’adesione?
Gli iscritti devono versare un contributo, il cui importo varia a seconda della categoria di appartenenza:
  • per i dipendenti pubblici, la quota è pari allo 0,35% della retribuzione pensionabile, trattenuta in busta paga dal datore di lavoro;
  • per i pensionati, il contributo è dello 0,15% sull’importo lordo della pensione, prelevato direttamente dall’INPS.
Un aspetto da considerare è che i versamenti non sono rimborsabili, anche se l’iscritto non dovesse mai beneficiare delle prestazioni offerte dal fondo.
L’adesione può avvenire esclusivamente in modalità digitale, attraverso il sito dell’INPS (http://www.inps.it). Per accedere alla procedura è necessario autenticarsi tramite SPID, CIE o CNS e seguire le istruzioni della sezione Adesione alla gestione delle prestazioni creditizie e sociali.
Coloro che sono già iscritti alla Gestione credito e intendono mantenere l’adesione anche dopo la pensione, devono presentare domanda prima della cessazione dal servizio, così da continuare i versamenti senza interruzioni ed evitare il periodo di attesa di un anno.
Analogo discorso per chi interrompe l’attività lavorativa accedendo a strumenti di uscita anticipata, come l’APE Sociale: in questo caso, la richiesta deve essere inoltrata prima della fine del rapporto di lavoro per garantire la continuità della contribuzione.

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